Pepe Larraz è il disegnatore di Avengers #675, un numero fondamentale perché dà il via a No Surrender, saga che sconvolgerà le vite dei Vendicatori, oltre che l’esistenza editoriale della serie, come dovreste ben sapere.

L’artista spagnolo è stato intervistato da Marvel.com riguardo a questa storia che metterà fine all’attuale era degli Avengers per aprire il nuovo corso delle loro avventure.

 

Avengers #675, anteprima 01Probabilmente, questo è il lavoro più importante che abbia mai svolto per la Marvel, in termini di personaggi coinvolti, dimensioni dei team e lavoro svolto in anticipo. La difficoltà principale è stata capire come maneggiare questi personaggi sulla scena, cercando di cogliere tutte le loro personalità, il modo in cui si muovono, parlano e interagiscono fra loro. Inoltre, avere a che fare con tre o quattro epiche scene d’azione che accadono in contemporanea in diversi punti del globo e fare in modo che tutto sia chiaro al lettore non è stato semplice. Quando devi realizzare due o tre vignette piuttosto grandi e importanti nella stessa pagina, le cose possono farsi complesse.

Arrivo dal mio lavoro su Uncanny Avengers, quindi alcuni dei personaggi mi sono decisamente familiari. Altri li ho disegnati nel corso della mia carriera, ma la maggior parte non li conoscevo, come artista. Quindi ho dovuto fare alcune ricerche su quelli che hanno ruoli di prestigio nella serie, come gli U.S.Avengers e gli Occupy Avengers, per capire quali siano le loro motivazioni.

Mi sono divertito un mondo a disegnare l’Ordine Nero, perché i design di Jerome Opena sono fantastici. Ho anche avuto il privilegio di riprogettare i membri ancora in vita della Legione Mortale e creare quelli nuovi. Sì, come avrete capito, questa storia è stracolma di personaggi.

Avengers #675, anteprima 02L’aspetto di Voyager è una gioia per gli occhi, con quel suo look kirbyano e classico. Volevo che trasmettesse la sensazione di un mistero che viene svelato numero dopo numero. D’accordo, non ve la ricordate, ma tutti gli Avengers si fidano di lei. Che volete che vada storto? Si presenta così fiduciosa in sé e autorevole che immediatamente vi convincerà.

Non ho notato grandi differenze, nelle sceneggiature, nel modo di lavorare dei tre sceneggiatori, perché si sono coordinati perfettamente. Non mi rendevo nemmeno conto di quale fosse la mano che scriveva, perché hanno fuso benissimo i loro stili in questa opera collettiva. Credo che questa sia una delle caratteristiche migliori di No Surrender: la sceneggiatura è di tre diverse persone, tre teste piene di idee, ma con un’unica voce.

Sono felice di essere parte di questo progetto e di lavorare con tutti e tre assieme, Mark Waid, Jim Zub e Al Ewing. Una grande esperienza. A volte è stata provante, per la quantità di personaggi, ma la storia è grandiosa e io, Paco Medina e Kim Jacinto abbiamo cercato di mettere questa grandiosità nelle pagine, meglio che potevamo.

 

 

 

Fonte: Marvel