Doomsday Clock #1, copertina di Gary FrankLo scorso 22 novembre è stato pubblicato negli Stati Uniti il primo numero della maxi-serie evento Doomsday Clock, vero e proprio sequel di Watchmen, così come dello speciale Universo DC: Rinascita, che ha dato il via alla più recente era editoriale della DC Comics.

Uno dei misteri (parzialmente) svelati dal primo capitolo – di dodici – della storia firmata da Geoff Johns e Gary Frank è quello legato all’apparente resurrezione di Rorschach, iconico personaggio del progetto originale di Alan Moore e Dave Gibbons, che perde la vita nelle battute finali della storia del 1986.

Il giustiziere mascherato torna effettivamente in tutto il suo brutale splendore già nelle primissime sequenze di Doomsday Clock #1: stessa spietatezza nei confronti dei criminali, stessa parlantina sconnessa, stessa grottesca poetica. Nel prosieguo della narrazione notiamo però come il personaggio sia lievemente più caloroso e umano nei suoi comportamenti, così come meno “quadrato” nelle decisioni che prende, lasciando spazio a un certo margine di dubbio. Inoltre, al posto dei fagioli freddi in scatola, sembra preferire i pancake.

Poche pagine dopo, mentre il primo capitolo volge al termine, abbiamo un’importante conferma: Rorschach è sì tornato in azione ma sotto al suo celebre cappuccio (e allo stesso logoro vestiario) non c’é un redivivo Walter Kovacs: il nuovo Rorschach infatti, a un certo punto della storia, rimuove un guanto mostrando il fenotipo afro-americano della sua carnagione. Kovacs, come ricorderanno bene tutti i fan di Watchmen, era di etnia evidentemente caucasica, di carnagione molto chiara. Inoltre, in quel frangente, lo stesso vigilante pronuncia quattro parole: “Not same guy. Different” (“Non la stessa persona. Diversa.”).

Dunque, l’originale Rorschach non è mai tornato alla vita e qualcun altro ha raccolto il suo retaggio. Così facendo, Johns e Frank hanno arginato uno scoglio periglioso, non andando, di fatto, a cambiare il finale di un’opera da molti considerata – lecitamente – sacra.

Resta da capire chi ci sia oggi sotto il cappuccio di Rorschach, mistero al momento insoluto. Tutto sembrerebbe, di primo acchito, puntare sul personaggio di Malcolm Long, psichiatra afro-americano che prende in cura Walter Kovacs in Watchmen, finendo per impazzire egli stesso. L’uomo, però, sembra perire assieme a sua moglie nel finale dell’opera di Moore e Gibbons, ucciso dall’esplosione che avviene nel cuore di New York, ultima fase del grande piano di Ozymandias.

Staremo a vedere, dunque. Nel frattempo, nella nostra gallery vi proponiamo l’anteprima letterata di Doomsday Clock #1, albo che abbiamo recentemente videorecensito per voi.

 

 

 

Fonti: CBR | CBR