È buffo pensare che tutti ci riferiamo a Lupin III come al “ladro gentiluomo”, appellativo ereditato dall’Arsenio Lupin protagonista di numerosi feuilleton scritti da Maurice Leblanc. In realtà, nel manga creato da Monkey Punch nel 1967, il celebre criminale è decisamente poco politically correct, non facendosi alcuna remora a uccidere i propri avversari e a prendere le donne con la forza, addirittura vantandosi della sua natura incline allo stupro. Difficilmente qualcosa del genere verrebbe tollerato oggi, soprattutto considerando che il personaggio compare abitualmente su merchandising acquistato e sfoggiato con gioia dai bambini. Con il tempo il personaggio si ammorbidirà, ma la prima versione resta decisamente più graffiante e spudorata.
Il fumetto di Lupin III nasce sulle pagine della rivista Weekly Manga Action, edita da Futubasha, con un centinaio di capitoli pubblicati tra il 1967 e il 1969. Un paio d’anni dopo, la serie riprenderà per altri otto mesi, i...
Nel suo primo manga, Lupin è ben diverso da come il pubblico l'avrebbe conosciuto grazie agli anime
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