L’arrivo degli albi Legacy nelle fumetterie americane porta con sé diverse novità, tra cui il ritorno sulla Terra di Freccia Nera. Dopo l’esordio della sua serie targata ResurrXion, il Re degli Inumani verrà mosso ancora una volta dal team creativo composto dallo sceneggiatore Saladin Ahmed e dal disegnatore Christian Ward.

Secondo questo duo, il ritorno dallo spazio di Freccia Nera – chiamato a rispondere della sua assenza e delle conseguenze che questa ha causato al suo popolo – manterrà un filo di continuità con lo stile narrativo e stilistico sviluppato per le storie originali degli Inumani: ma come si incastrerà la spinta innovativa che ha caratterizzato il titolo finora in un’iniziativa mirata soprattutto alla riscoperta del passato come Legacy?

 

Saladin Ahmed – Il concetto di Legacy è qualcosa con cui mi sono confrontato sin dall’inizio della lavorazione di questo albo. Freccia Nera è una specie di creazione grezza di Lee e Kirby, e scrivendo questa storia ho cercato di onorare e omaggiare il loro retaggio. Ma l’innovazione è una parte importante del retaggio Marvel originale, perciò nella mia mente onorare quelle origini significa andare oltre l’imitazione.

Christian Ward – Legacy si basa sull’onorare chi è venuto prima di noi cercando al contempo di portare i personaggi in contesti nuovi, e questo è proprio ciò che stiamo cercando di fare con Black Bolt.

 

Tra questi contesti, paradossalmente, c’è proprio la Terra, dove il duo ha in programma diverse sorprese per il Re degli Inumani dopo la fuga da una prigione tra le stelle, alcune legate anche agli eventi del megaevento Secret Empire.

 

Ahmed – La prigione tende a cambiare la prospettiva delle persone, anche dopo esserne usciti, e Freccia Nera non fa eccezione. Una parte importante del suo ritorno sulla Terra sarà dover fare i conti con le ripercussioni del suo periodo di prigionia. Ma dovrà anche scontrarsi con la sua personale “eredità” degli ultimi anni… Cose su cui ha avuto molto tempo per riflettere in prigione. Tutto ciò arriverà ad un punto critico in questo arco narrativo, e il concetto di Legacy, eredità, è il tema perfetto per la storia.

Freccia Nera è un uomo di potere leggendario, parte di un’antica popolazione. È stato coinvolto in enormi trame e macchinazioni nel corso degli anni. Piani che hanno salvato vite, certo, ma che ne hanno anche rovinate e distrutte altre. Dalle nebbie terrigene ai propri drammi familiari, ha molto di cui rispondere. Questo “processo” inizierà letteralmente nel momento in cui metterà piede sulla Terra, come vedremo nel numero #8.

 

Tuttavia, la storia del ritorno di Freccia Nera è anche quella dei comprimari della serie, e mentre alcuni sono praticamente già confermati – come Maximus e Titania – altri, tra cui l’Uomo Assorbente, Metal Master, Raava e Blinky restano ancora in dubbio.

Proprio su quest’ultima, tuttavia, Ward sembra voler porre l’attenzione nei suoi disegni, sfruttando l’occasione per dare un tocco personale alle atmosfere terrestri.

 

Ward – Non vedo l’ora di affrontare la sfida di tornare a disegnare la Terra con il mio stile, dare al secondo arco un gusto diverso… E forse mostrare un aspetto mai visto prima del mio operato. Detto questo, ci saranno ancora molti momenti di potere cosmico, e sarà divertente dar vita alla stramberia di Attilan.

Inoltre sono ansioso di disegnare la Terra vista da Blinky. È un mondo alieno per lei, e questo sarà il modo in cui lo approccerò. Mi darà più libertà per presentare New York in maniera insolita… esagerando i graffiti (cosa che mi darà modo di introdurre riferimenti a Kirby), sovvertendone l’architettura e portando le stranezze in primo piano.

 

Per vedere questa commistione di generi e sapori non ci resta che attendere Black Bolt #8, in arrivo a dicembre nelle fumetterie americane e la prossima primavera in Italia.

 

 

Fonte: Newsarama