La scena finale ci mostra Odino riflettere sulle difficoltà che suo figlio sta dimostrando nel crescere e nel rivelarsi degno del sacro martello Mjolnir con un interlocutore che inizialmente non vediamo. “Perché te ne lamenti con me? Non hai delle mogli per queste cose?”, risponde la voce. “Sì, più di una. Ma nessuna come te.”, ribatte mestamente il sovrano di Asgard.
L’immagine successiva ci rivela l’entità (nel vero senso del termine!) al suo fianco, Fenice, e aggiunge “Come posso dimenticare? Amare il fuoco? Stringere la tempesta nel mio pugno?” Se la seconda metafora è facilmente riconducibile a Mjolnir, che già sappiamo essere l’arma prescelta di Odino nelle sue avventure con gli Avengers di un milione di anni fa, la prima allude nientemeno che a una relazione del Padre di Tutti con la Fenice stessa, supportata da un flashback che mostra i due stretti in un bacio appassionato.
Le cose devono essere finite male, al punto che la Fenice intima a Odino di non evocarla mai più, ma di certo l’intreccio amoroso tra due delle più potenti entità dell’Universo Marvel deve giocare un ruolo importante: di certo nelle avventure preistoriche degli Avengers, ma probabilmente anche con qualche ripercussione nel presente.
Mai come in questo caso, il termine legacy potrebbe avere implicazioni cruciali… ulteriori sviluppi sulle pagine di Marvel: Legacy #1, ormai di imminente uscita negli Stati Uniti!
Fonte: CBR
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