“Vader Anno Zero”: così Charles Soule aveva definito la nuova serie regolare su Darth Vader che realizzerà per la Marvel a partire dal prossimo luglio affiancato ai disegni da Giuseppe Camuncoli: i primi passi del Signore dei Sith dopo la sua “ricostruzione” da parte di Palpatine alla fine di Episodio III e la “creazione” della sua oscura leggenda.

Tema tanto affascinante quanto delicato da trattare, ma Soule non si perde d’animo e ha parecchie idee per guidarci in questo “viaggio allucinante” all’interno della mente del Jedi decaduto, e, sulle pagine del sito ufficiale della Casa delle Idee, ci spiega il suo approccio a questa nuova sfida narrativa.

 

Darth Vader #1, copertina di Jim CheungHo dovuto riflettere a lungo su ciò che significa lavorare su un personaggio privo di qualsiasi qualità eroica. Vader non è un antieroe: è un personaggio malvagio che fa cose malvagie e non prova nessun rimorso, quindi ho dovuto modificare il mio istinto di conseguenza. Praticamente ogni altro personaggio su cui ho lavorato, anche le “canaglie”, avevano qualche elemento eroico. Vader non ne ha nessuno. Ogni volta che ho pensato di alleggerire un po’ la pressione su di lui, ho deciso invece di fare il contrario. Finora ha funzionato piuttosto bene.

Mi immagino ogni battuta della serie pronunciata dalla voce di Vader, anche se Vader non parla moltissimo, e la cosa è voluta. È profondamente smarrito nei suoi pensieri, e se non c’è una buona ragione per parlare, non parla. Sento molto chiaramente anche la voce di Palpatine quando scrivo le sue scene, e spesso leggo le sue battute a voce alta imitando come meglio posso la fantastica interpretazione di Ian McDiarmid. È sempre divertente.

Il famigerato “NOOOOOOOOOO!” urlato da Vader è il momento in cui la serie ha inizio, ed è il momento in cui capisce di avere perso tutto: il suo mentore, l’Ordine Jedi, l’amore della sua vita, il suo corpo fisico e perfino la sua spada laser. Un istante dopo, si rinchiude in se stesso. Si è concesso quell’unico momento per affrontare la verità su ciò che ha perso, ma da allora in poi non ci penserà mai più… o quantomeno, quella è la sua intenzione.

Darth Vader #1, anteprima 01In altre parole decide di diventare una macchina assassina, quasi come meccanismo di difesa. Vader ha bisogno di inoltrarsi il più possibile nell’oscurità, perché rimanendo nella luce vedrebbe gli atti mostruosi che ha compiuto con troppa chiarezza. E non ha nessuno a cui rivolgersi in questo. È solo.

Il primo arco narrativo è incentrato sulla sua ricerca di una nuova spada laser, un argomento che, in tutta onestà, chiedeva da solo di essere narrato. Sappiamo che Obi-Wan Kenobi ha preso la spada laser azzurra di Anakin alla fine di Episodio III, quindi Vader non ha la sua arma tradizionale all’inizio di questa serie. Non volevo scrivere una serie su Vader senza che potesse usare una spada laser, quindi ho pensato che questo problema andasse risolto, e fortunatamente la Lucasfilm si è dichiarata d’accordo con me.

Non vedremo Jedha, ma altri luoghi famosi della mitologia di Star Wars. Ottenere una spada rossa richiede un processo molto particolare e Vader dovrà sottoporsi ad alcune prove interessanti. È un ottimo modo per dare il via alla serie, credo.

Infine, una cosa che non è strettamente collegata a Vader ma che mi interessa e mi entusiasma mostrare è il neonato Impero di Palpatine. Alla fine di Episodio III è stato appena fondato, quindi ci sono molti elementi iconografici e infrastrutture che devono andare al loro posto. Dovrebbe essere divertente raccontare qualche storia incentrata su quell’idea.

 

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Fonte: Marvel