Nello sconfinato Egitto del 1350 è andato perduto lo Scettro di Aset. Il Frammento dell’Eden, catalogato con il numero ventiquattro, è un manufatto alieno dai portentosi poteri ed è tra gli oggetti più desiderati da Assassini e Templari, fazioni impegnate in uno scontro secolare i cui confini ideologici e morali non poche volte si confondo, si fondono, si cancellano.
La sensazione, anche con Ciclo 2, è la stessa suscitata da ogni episodio videoludico e da ogni fumetto del brand di Ubisoft. Sembra, infatti, di essere impotenti testimoni di una battaglia che non conoscerà mai fine, che prosegue e si dipana attraverso centinaia di operazioni simili sparse in ogni angolo del globo, tutte con lo stesso grado di importanza, tutte vitali e fondamentalmente imprescindibili per la vittoria sullo schieramento avversario.
L’espediente narrativo, se sulla singola opera ha il cronico e inevitabile effetto di smorzare l’eroismo insito nelle gesta degli agenti che combattono tra loro, ha il grande va...
La battaglia tra Assassini e Templari si sposta in Egitto: Assassin’s Creed: Ciclo 2 letto e analizzato da un videogiocatore
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.