Dopo le sue recenti dichiarazioni in merito, R.L. Stine (Piccoli Brividi) torna a discutere di Man-Thing, la serie Marvel di cui il celebre romanziere di horror per ragazzi si sta occupando al momento. Ecco con quale atteggiamento affronterà le storie della creatura della palude.

 

Man-Thing #1, copertina di Tyler Crook

Mi piacciono le storie sui mostri della palude perché fanno riferimento alle basi primordiali dell’horror e perché le paludi, già di per sé, sono un luogo decisamente inquietante. Se ci aggiungi una bestia pericolosa e minacciosa, dall’aspetto terribile, metà del lavoro è fatto.

Ho scelto di occuparmi di Man-Thing, perché mi permette di affrontare uno dei temi centrali di questa serie: l’affermazione ostinata dell’umanità da parte del mostro, che è uno dei grandi argomenti delle mie storie.

Per quanto riguarda il mio rapporto con il Fumetto, dovete ricordare che io ho settantatré anni. C’ero quando il professor Wertham influì sul congresso e i fumetti divennero il nemico pubblico numero uno dell’educazione americana. Proprio i titoli horror che mi erano tanto cari finirono nel mirino. Mi ricordo di un giorno in cui ne comprai un paio, nei primi anni Cinquanta. Mia madre mi bloccò sulla porta e mi impedì di portarli in casa. Ma io continuai a comprarli di nascosto.

Furono una grande influenza e ispirazione. Negli anni Settanta, collaboravo con una rivista umoristica per bambini, Bananas, e un editor mi incoraggiò a tentare la strada dell’horror. Il che era curioso, perché non avevo alcuna intenzione di spaventare nessuno con le mie storie. Ma, incoraggiato in questo modo, ebbi un immediato successo. Scoprii che ai ragazzini piaceva davvero venire spaventati, ed ecco che iniziò la mia carriera.

Nella storia che io e German Peralta raccontiamo, Man-Thing viene trascinato nella sua palude dopo tutti gli sforzi fatti in passato per uscirne, per emanciparsene. La trova in pessime condizioni, preda del caos. Qualcosa ne ha distrutto la pace e l’ordine, rapendo Oldfather, il suo custode spirituale. Ora tocca a Man-Thing trovarlo e salvarlo.

 

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Fonte: Comic Book Resources