Con l’era Rinascita il personaggio di Batwoman sta tornando ad avere un ruolo importante nelle dinamiche dell’Universo DC: abbiamo visto come Kate Kane sia tra i protagonisti di Detective Comics, leader – assieme a Batman – di una squadra di giovani eroi in difesa di Gotham City. Questo mese, però, prende il via negli States una serie regolare a lei dedicata, scritta da Marguerite Bennett e disegnata da Steve Epting, il cui prologo è andato in scena proprio sulle pagine di Detective Comics #948, sceneggiato dalla stessa Bennett assieme a James Tynion IV, scrittore regolare della testata.

I due autori DC Comics hanno recentemente concesso un’intervista a Comicosity in cui hanno parlato dell’eroina e delle sue nuove avventure.

 

Detective Comics #948, copertina di Ben OliverTynion IV – Questa serie è nata perché la DC desiderava da parecchio un nuovo titolo di Batwoman, e Marguerite voleva scriverla da altrettanto. Inoltre, io stavo scrivendo del personaggio sulle pagine di Detective Comics.

C’è sempre un po’ di preoccupazione quando qualcuno ti dice che vuole prendere uno dei tuoi personaggi per farne una serie spin-off. Ci si chiede se questa cosa possa rompere degli equilibri o creare dei conflitti con storie diverse dello stesso personaggio. Ma noi due sapevamo già che questo progetto sarebbe stato grandioso fin dal giorno in cui la DC ce l0 ha proposto. Ne siamo davvero entusiasti.

Siamo partiti molto determinati pensando a cosa avremmo voluto raccontare nella serie di Batwoman, ragionando poi su come volevamo che questa si incastrasse tematicamente con Detective Comics.

Bennett – Non mi sarei sentita così esaltata se si fosse trattato di un’altra eroina, amo Kate da sempre. Quando ho iniziato a scrivere Bombshells, nel 2014, ho immaginato questo mondo in cui ci sono solo versioni femminili dei personaggi. Molte delle loro storie d’origine erano connotate in maniera moderna, magari influenzate da eventi e situazioni che non potevano esistere all’epoca della Seconda Guerra Mondiale. Quindi le ho spogliate di tutti questi elementi, chiedendomi quale fosse la loro reale natura, la loro personalità di base, ciò che le definisce come esseri umani.

Batwoman #1, copertina di Steve EptingTynion IV – I vuoti di Kate sono difficili da colmare, ma stiamo vedendo come Batman stia diventando un fattore emotivo importante nella sua vita. Ora che si sono aperti l’un l’altro, relativamente al fatto di essere cugini e di voler essere più partecipi nella vita dell’altro, la preoccupazione è più legata a quale percorso Batman vorrebbe per Batwoman riguardo alla lotta al crimine.

Qual è il vero ruolo di Kate? È più vicina alla visione di Batman o a quella di suo padre? Qual è il suo obiettivo? Questo è il nostro punto di partenza: inizia tutto da qui.

Bennett – È un personaggio che sa rialzarsi, fa parte di lei: è fallibile in un modo che è precluso a Batman, in quanto icona. Ha passioni e pregiudizi con i quali solo ora sta iniziando a fare i conti. E ci saranno posti in cui dovrà recarsi in modo da fare ammenda, perché è davvero incasinata.

È buffo che Batman sia così grande e perfetto, ma che si sia concentrato perlopiù a operare da solo, a Gotham. Kate ha invece una visione più globale, avendo un passato militare, dove faceva parte di squadre black op attive a livello internazionale.

 

Infine, lo sceneggiatore ha rivelato che il personaggio di Julia Pennyworth, figlia di Alfred, sarà tra i protagonisti di Batwoman:

 

Tynion IV – Tutto parte dall’aver realizzato che a Kate serva un partner. Se deve operare a livello globale ha bisogno di qualcuno che agisca da remoto, guidandola. Se Batman può avere un Pennyworth, Batwoman non dovrebbe essere da meno.

Ci sarà una dinamica curiosa tra questi personaggi che hanno un rapporto complicato con i loro padri e un’affascinante relazione con le loro madri. Hanno molto in comune, ma sono anche figure molto differenti: penso che sarà molto bello scrivere del loro rapporto.

 

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Fonte: Comicosity