Nel gennaio 1929 Tintin fa la sua prima apparizione su Le Petit Vengtième, supplemento settimanale per l’infanzia del quotidiano belga Le Vengtiéme Siécle. Il giovane reporter lavora proprio per questo giornale e la prima vignetta della sua storia d’esordio descrive il fumetto come una serie di fotografie scattate realmente: un simpatico modo per presentare ai ragazzi la Nona Arte simulando una veridicità degli eventi narrati tramite essa.
Tintin nel Paese dei Soviet nasce su richiesta di padre Norbert Wallez, il direttore del quotidiano, desideroso di illustrare ai giovani lettori la situazione politica dell’Unione Sovietica e metterli al corrente dei pericoli del comunismo. Si tratta di una propaganda a cui Hergé si presta in maniera quasi inconsapevole: l’autore infatti non visita i luoghi in cui si svolge la vicenda, ma si basa principalmente sul romanzo Moscou sans voiles (Mosca senza veli) di Joseph Douillet, che rappresenta in modo esasperato l’atte...
La prima acerba avventura a fumetti di Tintin vede il reporter belga impegnato in una pericolosa missione in Russia
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