Uno dei progetti più interessanti dal punto di vista grafico di questa temperie Marvel NOW! è sicuramente Mosaic, scritto da Geoffrey Thorne. L’Inumano privato del proprio corpo dalla terrigenesi che ha ottenuto in cambio il potere di possedere ogni bipede senziente che gli capiti a tiro, migrando di persona in persona come uno spirito, pone certamente delle discrete sfide al disegnatore Khary Randolph, che ha parlato del personaggio e del suo lavoro su di esso sulle pagine di Marvel.com.

 

Mosaic #1, anteprima 01

Credo che Mosaic sia un personaggio molto interessante a partire dall’idea di base, diverso da ogni altro tizio con poteri dell’Universo Marvel. Prima di tutto non è particolarmente simpatico, quando lo incontriamo, anzi è proprio un idiota. Diventerà un eroe e un altruista o rimarrà un egoista? Una domanda che mi entusiasma, come la sfida di proporre al pubblico un personaggio da zero, complesso e da esplorare.

Morris era un giocatore professionista di basket, prima della terrigenesi, un uomo di successo. Essere un supereroe non è poi tanto diverso. Le due carriere condividono la necessità di senso del ritmo, tempismo, coreografia spettacolare. In entrambi i tupi di azione puoi trovare una musicalità e il mio stile di disegno ruota attorno ai concetti di eccitazione ed energia. Inoltre, adoro il basket.

Ritrarre un essere non corporeo richiedeva idee molto chiare. Volevo innanzitutto che apparisse come una forma di energia sempre in movimento, in flusso costante. Il suo costume, se vogliamo definirlo così, non è che un guscio che a malapena lo contiene. Sebbene sia sempre riconoscibile, il suo aspetto non è mai precisamente identico all’ultima volta che lo abbiamo visto. Per un artista con delle scadenze come me, questo aspetto è particolarmente arduo.

Ma rimango convinto che sia importante avere un certo aspetto per essere un buon personaggio Marvel. Prendiamo Spider-Man come esempio: il suo costume è probabilmente uno dei design più affascinanti della storia del fumetto, perché è ingannevolmente semplice, ma la presenza delle ragnatele lo fa apparire complesso. Il mio approccio con Mosaic è stato proprio questo.

Ovviamente c’è anche bisogno di mostrare ai lettori le sue capacità, non scontato essendo uno spirito che possiede altri corpi. Abbiamo dovuto pensare a nuove tecniche e soluzioni. A volte può essere un sottile cambio della palette dei colori, a volte metto in campo dei veri e propri effetti speciali. La cosa meravigliosa del fumetto è che non c’è un tetto al budget riguardo a quel che possiamo mostrare. Non ci sono limiti all’inventiva.

 

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Fonte: Marvel