Dopo la recentissima intervista assieme all’editor Wil Moss, Gabby Rivera torna a parlare di America, la serie dedicata alla signorina Chavez. Eroina, ex componente degli Young Avengers, omosessuale. La sceneggiatrice, eloquente e orgogliosa esponente della comunità LGBT, nonché autrice di romanzi per ragazzi, questa volta era accompagnata dal collega disegnatore, Joe Quinones (Howard The Duck).

 

America #1, variant cover di Joe Quinones

America #1, variant cover di Joe Quinones

Rivera – I tanti fan di America, che ha un seguito fedelissimo che sperava in una serie personale, sono attratti dal suo carattere e dalla sua identità. America è latina ed è gay, è femminile ed è una dura. Mi ricorda quel vecchio film con Michelle Rodriguez, Girlfight, in cui interpreta una pugile.

Quinones – Io sono uno di quei lettori fan di America. Me ne sono innamorato leggendo la splendida Young Avengers di James McKelvie e Kieron Gillen e, da allora, ho sempre voluto disegnarla. America è tosta, ha uno stile, anche nel vestire, inconfondibile, è amorevole nei confronti degli amici e ha ideali fortissimi.

Rivera – Stando a quel che leggo in giro, i fan sono molto curiosi di sapere qualcosa di più sulla sua vita di tutti i giorni. Mi sono documentata, ho fatto ricerche e ho cercato di immaginare che musica ascolti, quali libri legga, cose di questo genere. Un processo che in parte vedrete su queste pagine e che mi ha divertita moltissimo. Ci sarebbe tanto di quel potenziale!

Una parte importante della serie definirà i rapporti con la sua famiglia e la sua vita al college. Alla sua età, sono normali le domande sul futuro, sulle scelte che ci definiranno, ma anche quelle sulle proprie origini, sul passato. Nella storia, vedremo America imparare tante cose nuove e percorrere a ritroso la propria vita per scoprire, specularmente, anche tante cose vecchie.

Quinones – Al di sotto del suo aspetto da dura, c’è molto da svelare e avremo un quadro più completo della sua personalità, delle fragilità e delle ragioni che la spingono ad agire.

 

La Rivera ha quindi speso parole di lode per la Marvel, che ringrazia per l’impegno con cui dà voce ad autori dall’identità disparata, nel tentativo di rappresentare la complessità del mondo contemporaneo e di affrontare argomenti come il razzismo, il sessismo, l’omofobia. Un progetto grande, dice, che la riempie di entusiasmo per i lettori, che avranno l’occasione di leggere storie così diverse.

 

Quinones – C’è ancora molto da fare, ma il movimento di rinnovamento che sta accadendo è sincero e sentito. Non sottovalutate l’importanza, per i ragazzi di oggi, dalle identità più diverse e di minoranza, di vedersi rappresentati nella cultura popolare, in un prodotto come un fumetto Marvel. Una cosa del genere ti fa sentire riconosciuto, importante, ti fa sentire che le porte non sono necessariamente chiuse davanti a te.

 

La Rivera ha applaudito al talento di Quinones nel ritrarre America come una donna sensuale e attraente senza renderla in nessun modo un oggetto sessuale. Inoltre, da esordiente del fumetto, lo ha ringraziato per tutto quel che le sta insegnando. Il disegnatore, ha definito la sceneggiatrice come una voce assolutamente adatta al personaggio di America Chavez. In attesa che gli ingranaggi siano ben oliati e che il loro processo creativo diventi fluido e maturo.

 

 

Fonte: Marvel