In occasione di Lucca Comics & Games 2016, abbiamo avuto la possibilità di intervistare l’artista messicano Humberto Ramos, attuale disegnatore della serie Champions, scritta da Mark Waid, che ha appena fatto il suo esordio negli USA. Di recente, Ramos è stato anche impegnato su Extraordinary X-Men, su testi di Jeff Lemire, come anche ha legato indissolubilmente il suo nome al personaggio di Spider-Man, del quale ha illustrato moltissime storie per un lungo arco di tempo.

Ringraziamo lo staff di Panini Comics per l’opportunità concessaci.

 

Ciao, Humberto e benvenuto su BadComics.it!

Ciao a tutti, grazie per questa intervista!

Partiamo dal tuo recente impegno lavorativo da poco conclusosi, quello sulla nuova serie All-New, All-Different Marvel dedicata agli X-Men: cosa rende questo titolo così “straordinario” e diverso dai precedenti, tenendo presente che abbiamo a che fare con personaggi che godono di un grandissimo retaggio?

Extraordinary X-Men di Humberto Ramos Hai già detto tutto con “All-New, All-Different”, perché questa è una serie davvero diversa dalle precedenti. So che può sembrare un’affermazione ingannevole, perché quando parliamo degli X-Men dobbiamo sempre tenere in conto che questi personaggi sono in circolazione da tantissimi anni e sono stati protagonisti di molte storie fantastiche. Ogni membro di questo gruppo ha una storia pregressa alle spalle, ma con questo nuovo titolo vedrete come nessuno di loro stia andando in una direzione già battuta in precedenza, o perlomeno è quello che pensavo ogni volta che ricevevo la sceneggiatura di un nuovo numero.

Posso parlare di grande diversità anche perché prima che Jeff [Lemire] arrivasse a scrivere questa serie, lo sceneggiatore doveva essere Rick Remender, solo che lui lasciò il progetto e la Marvel da un giorno all’altro, senza dire niente…

Ho letto di questa rottura. Rick Remender ha affermato di essere rimasto deluso dal trattamento ricevuto dalla Marvel, specie nel caso della miniserie AXIS, che in origine doveva essere un arco narrativo di Uncanny Avengers, ma che poi i vertici della Casa delle Idee gli avrebbero imposto come miniserie-evento a sé stante.

Onestamente, la storia che so io è diversa, molto diversa. Ma non voglio aggiungere altro al riguardo, non mi interessa davvero. Quello che voglio dire è che l’approccio di Jeff a questa serie non aveva più nulla a che fare con quella dell’altro sceneggiatore. Era qualcosa di diverso e migliore. Extraordinary X-Men presenta però una storia davvero intricata, nella quale ogni personaggio gioca la sua parte e dove la psicologia di ciascuno è prioritaria, così come l’aspetto umano, più di quello super. Come del resto è tradizione Marvel da sempre.

Credo comunque sia abbastanza vero sostenere che gli X-Men, da qualche tempo, non godano del grande successo del passato. Non voglio entrare nelle ragioni di questa “crisi”, ma ti chiedo se sei d’accordo con questa chiave di lettura e se puoi dirci qualcosa sull’ennesimo rilancio in vista per i mutanti Marvel, ResurrXion, dato che pochi giorni fa sono state annunciate diverse nuove serie tra le quali X-Men Gold e X-Men Blue.

X-Men Gold #1, teaserVorrei davvero dirti qual è il motivo di questo rilancio, ma semplicemente non posso. Quello che posso dirti è che il motivo per il quale la Marvel sta facendo questa cosa non è così commerciale come si potrebbe credere: ci sono dei piani molto precisi e validi al riguardo, e lo dico da spettatore esterno dato che ho finito di lavorare sugli X-Men.

Lascia che ti dica una cosa, che credo sia il modo migliore di spiegarti questo rilancio: quando Dan Slott mi disse di quello che sarebbe accaduto in Amazing Spider-Man #600 e poi in Superior Spider-Man, io gli risposi: “Dan, i lettori vorranno ucciderci”, e difatti Dan ricevette vere e proprie minacce di morte, rivolgendosi poi alla polizia postale. Ma poi seppe anche dimostrare a tutti quanto si sbagliassero, tanto che quando annunciammo il ritorno di Peter Parker, e la conseguente fine di Superior Spider-Man, tanti ci sono rimasti male.

Ora, credo che facendo questo esempio potrei aver fatto intendere il tipo di impatto che avrà questa nuova era degli X-Men. So che può sembrare qualcosa di strano e folle, ma Marvel sa quello che sta facendo, perciò abbiate fede!

Hai citato Spider-Man, che sarebbe stato il prossimo argomento di discussione. Tu hai disegnato un numero molto alto di storie con protagonista l’Uomo Ragno, legando indissolubilmente il tuo nome a questo personaggio. Come ricordi questo periodo e cosa rappresenta per te l’Arrampicamuri?

Be’, Spider-Man, per me, è semplicemente tutto. Devo la mia carriera all’amore che ho per questo personaggio. Quando ero un ragazzino e iniziavo a leggere fumetti, quelli di Spider-Man erano sempre il mio primo acquisto. Inoltre, ero sempre lì a disegnarlo, sin da quando ero piccolo, migliorando sempre di più nel farlo.

Quando infine ho realizzato che questa cosa di disegnare potesse divenire davvero un lavoro, mi sono messo in testa di arrivare a lui: e il mio obiettivo finale e più importante era arrivare a essere il disegnatore di Spider-Man, cosa che considero il risultato più grande e soddisfacente della mia vita professionale.

In tanti anni sulle serie di Spider-Man, hai avuto modo di disegnare un gran numero di personaggi, sia vecchi che nuovi. Domanda secca: in tutti questi anni, tolto il protagonista, a quale ti sei affezionato di più?

Ne ho davvero tanti in mente in questo momento, ma, se proprio devo sceglierne uno, mi piace davvero tanto Anna Maria Marconi, perché l’abbiamo creata noi. Dan ha avuto l’idea originale, ma l’abbiamo plasmata assieme, trasformandola in un personaggio potentissimo.

Sai, Mary Jane piace a tutti, e del resto sarebbe impossibile il contrario, ma essere stati in grado di dar vita a un personaggio come Anna Maria, così adorabile e importante nell’universo narrativo di Peter Parker, così “diversa” e piccola dal punto di vista fisico ma così grande come spirito e volontà, significa tuttora tantissimo per me.

I personaggi femminili sono evidentemente molto importanti per te, ed è innegabile che li disegni in maniera molto sensuale dando molto risalto alle loro forme. In un universo a fumetti come quello dei supereroi, che è sempre stato molto maschile, i personaggi femminili stanno a poco a poco guadagnando grande rilievo nell’era attuale. Cosa ne pensi al riguardo?

Mary Jane Watson di Humberto RamosMentirei se dicessi che mi interessa più dei personaggi femminili piuttosto che di quelli maschili. A me interessa il modo in cui la storia viene raccontata, disegnare al meglio quello che lo scrittore vuole. Indubbiamente, però, mi piace molto disegnare personaggi e forme femminili.

Onestamente, capisco il contenuto della tua domanda, ma è sempre rischioso dare una risposta a questo tipo di quesiti: qualsiasi riposta dai, ci sarà sempre qualcuno scontento, che leggerà le tue parole nella maniera sbagliata. Ma ti dirò questo, che è quello che credo fermamente: non mi interessa del sesso, non mi interessa del genere, mi interessa divertire chi legge le storie da me illustrate. Nei fumetti, così come nella vita reale, per me donne e uomini sono uguali.

Credo fermamente nella parità sessuale, e mi piace moltissimo che Marvel stia potenziando i suoi personaggi femminili, perché è tempo che si faccia sana competizione al personaggio di Wonder Woman, che è la vera icona nel panorama dei supereroi femminili. È bello vedere il successo di personaggi come Spider-Gwen o Ms. Marvel: è cosa buona e giusta vedere sempre più donne che combattono come supereroi.

Negli anni ho notato come il tuo stile si è evoluto, passando da un tratto molto cartoony, a un disegno progressivamente più realistico: condividi questa mia visione? E inoltre, questa evoluzione è stata in qualche modo aiutata dalla tecnologia e dal disegno digitale?

Sì, è vero. Hai detto bene, ma il digitale non mi ha aiutato in alcun modo. Disegno ancora a matita su un foglio di carta. Sono proprio della vecchia scuola.

Ultima domanda: cosa dobbiamo aspettarci da Champions?

Champions di Humberto RamosCredo che Champions diverrà il fumetto più interessante, divertente ed entusiasmante da leggere, non solo tra quelli Marvel, ma tra tutti i fumetti di supereroi. Tutti.

Credo moltissimo in questa serie. Mark Waid è un vero genio e lo so bene perché ho già lavorato con lui in passato, come i lettori DC Comics ricorderanno, dato che ho collaborato con Mark sulla serie con protagonista Impulso. Quella era davvero una serie fantastica. Quando abbiamo realizzato la serie di Impulso, tutti l’hanno amata, sia i fan DC che quelli Marvel, quindi non riesco a pensare a niente di diverso riguardo Champions, che è un titolo che si muove partendo dalla stessa idea di base.

Questa è la mia opinione: quando leggerete questa serie non potrete non amarla.

 

Spider-Man di Humberto Ramos