Tecnologia. Ossessione. Oppressione. Perversione. Pericolo. Angoscia.

Poche parole per descrivere Black Mirror, serial televisivo britannico che il 21 ottobre riempirà nuovamente i nostri schermi con una terza stagione.

L’intera produzione di Charlie Brooker, in una serie di racconti autoconclusivi che mettono lo spettatore a contatto con la propria idea di futuro (o di presente), con le paure e il riflesso di se stesso nello specchio nero del titolo – lo stesso specchio attraverso cui state leggendo queste righe – utilizza la fantascienza per leggere il mondo in cui viviamo e vivremo.

Dal coinvolgimento deDylan Dog 341, copertina di Angelo Stanolle masse alla critica sociale che ne fa da fondamenta, Black Mirror, tra simboli e metafore, punta a indicarci la corda sulla quale stiamo camminando, una corda che attraversa un precipizio e che dobbiamo fare attenzione a non usurare per poterci camminare sopra più e più volte, fino al primo errore fatale che spezzerà la fune e ci farà cadere nel baratro di cui racconta...