Nell’era Rebirth, Superman sta regalando molte soddisfazioni ai lettori americani. La nuova serie scritta da Peter J. Tomasi e Patrick Gleason – disegnata da quest’ultimo, Jorge Jimenez e Doug Mahnke – sta proponendo una storia con protagonista il “nuovo” Uomo d’Acciaio alle prese con l’inedito ruolo di padre nel contesto di un mondo (quello del nuovo Universo DC targato I Nuovi 52) che, per certi versi, gli è estraneo.

Il prossimo racconto della testata intitolato Return to Dinosaur Island, previsto su Superman #8, sarà un tributo degli autori all’immortale mito di Darwyn Cooke, recentemente scomparso, autore di DC: The New Frontier. Di questo e di altro ancora hanno parlato Tomasi e Gleason in una recente intervista concessa a Comic Book Resources.

 

Superman #8, copertina di Doug MahnkeTomasiReturn to Dinosaur Island potrebbe quasi essere una storia a se stante. Abbiamo amato scriverla. È un racconto in due parti, mio e di Pat, che rappresenta anche una grossa parte dell’arazzo che stiamo tessendo per il primo anno della serie. Si tratta di un piccolo omaggio a Darwyn, ma anche di una tessera di quel mosaico che è Superman.

Poter far scontrare soldati, navi, carri armati e aerei con dei dinosauri è praticamente come stare al Paese dei Balocchi, ma dai dieci anni in su. È un concept grandioso.

Quando guardo i lavori di Darwyn mi appare chiaro come fosse in grado di fare qualunque cosa. Poteva raccontare e disegnare i dinosauri e la Seconda Guerra Mondiale insieme, passare dagli anni Cinquanta ai Sessanta e fare storie di supereroi e poi, di colpo, fare qualcosa come Parker. Era in grado di svariare tra i generi, fare di tutto e farlo nella maniera giusta.

Ogni suo lavoro è un’opera d’arte incredibile. È un vero peccato che non potrà mai più esserci nulla di nuovo firmato da Darwyn Cooke. L’industria del fumetto ha perso un talento assoluto e tante altre grandi storie. Questo racconto è un tributo alla sua grandezza e significa molto per noi.

Gleason – Pete ha più trascorsi con Darwyn, rispetto a me. Io non ho mai avuto l’occasione di incontrarlo, ma come fumettista, tutto quello che faceva era sempre in cima alla mia pila di cose de leggere. Ha ispirato tantissimi artisti, come pure gli sceneggiatori. Era unico. E come dice Pete, lo abbiamo perso troppo presto. Fa male pensare a quello che non abbiamo più, ma allo stesso tempo, volevamo pensare a lui e rendergli omaggio con una storia e un mezzo a lui affini. Era il minimo.

 

I due autori si sono poi concentrati sul grande successo che il loro Superman sta riscuotendo:

 

Superman #8, anteprima 01Gleason – Dan Jurgens c’aveva visto giusto con Superman: Lois e Clark. E noi volevamo prendere questa occasione e farla nostra. Abbiamo avuto l’opportunità di prendere quel personaggio e renderlo il vero protagonista della nuova serie, affermare che questo è davvero Superman, quello di tutti.

Era importante non creare alienazione tra i lettori, far sì che anche quelli della precedente serie di Superman continuassero a leggere la nostra, e penso che buona parte del merito sia del rapporto tra Clark e Jon, come pure l’aver riportato in scena la vera Lois, perché molti si stavano dimenticando di lei.

Questa dinamica familiare è qualcosa con cui possiamo relazionarci più o meno tutti, che tu sia solo figlio o anche genitore, una madre o un padre. In un modo o nell’altro coinvolge tutti. Ci dà la possibilità di porre Superman in una situazione del tutto inedita. Sappiamo cosa può fare e per cosa combatte, ma oggi ha una famiglia e deve tenere in considerazione anche questo fattore. Allo stesso tempo questa famiglia è adorabile, molto unita e tutti vogliamo conoscerla meglio. Se pensate a Gli Incredibili o a Fantastici Quattro, ci sono tanti precedenti di questo tipo.

Tomasi – Fondamentalmente abbiamo questa famiglia contro le forze esterne del mondo. Le nostre storie raccontano di come loro reagiscano alle varie calamità, come ne escono cambiati, la loro evoluzione. Ci sono già stati parecchi esempi in questo senso. Persino nella prima uscita, quando Jon si arrabbia mentre è seduto a tavola: è stanco di mentire, di non sentirsi libero di essere se stesso.

Vogliamo concentrarci sui sentimenti di questi personaggi, che hanno una vita ovviamente molto complessa, considerando ciò che avviene sotto il tetto domestico: il protagonista è un padre, ma è anche Superman. Non ce lo dimenticheremo di certo, perché è proprio questa componente che rende la storia drammatica, divertente e interessante da leggere.

 

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Fonte: CBR