Non è ancora noto cosa accadrà all’Uomo d’Acciaio del reboot, ed è probabile che la risposta arrivi solo a maggio, al termine del crossover Super-League, attualmente in corso di svolgimento negli USA sulle pagine di Superman, Action Comics, Batman/Superman e Superman/Wonder Woman.
Presumibilmente, Kal-El perderà i suoi poteri, che verranno in qualche modo ereditati dalla Lois Lane post-Flashpoint, futura protagonista di Superwoman, e da un giovane ragazzo cinese, Kenji Kong, a sua volta protagonista della serie New Super-Man. Vi ricordiamo però, che al momento queste sono pure speculazioni, sebbene abbiano un certo grado di fondamento. Inoltre, aggiungiamo che in occasione del rilancio Rebirth, anche Lex Luthor si auto-proclamerà il nuovo Superman, indossando una speciale armatura con tanto di simbolo della Casata di El sul petto. Senza dimenticare il ritorno della serie Supergirl e il varo di Super-Sons, con protagonisti Jonathan Kent e Damian Wayne alias Robin.
Non è la prima volta che, nell’intricatissima continuity DC Comics, vi sono situazioni di questo tipo, con diverse e contemporanee iterazioni dello stesso personaggio. A risolvere questa potenziale complicazione, circa trent’anni fa, ci pensò la saga evento Crisi sulle Terre Infinite, al termine della quale venne stabilito quale fosse l’unico Superman, protagonista di Man of Steel di John Byrne, le cui origini furono ridefinite per l’occasione. Personaggi come Supergirl, Krypto e Superwoman vennero in qualche modo messi da parte e Kal-El divenne ufficialmente “l’ultimo figlio di Krypton”.
Recentemente però, grazie alle miniserie Multiversity e Convergence (ma anche Crisi Infinita, 52 e Crisi Finale qualche anno prima) il concetto di Multiverso è tornato prepotentemente in auge, con l’esistenza di più realtà parallele, ognuna con la propria versione dei vari personaggi. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo conosciuto molto bene il Kal-El di Terra-2, morto e sostituito come Superman da Val-Zod, o Utraman di Terra-3 apparso nella miniserie Forever Evil.
Dunque, con l’avvento di Rebirth, rilancio che ha lo scopo di riportare la DC Comics alle proprie origini rivisitate in chiave moderna, si è scelto di rendere il principale Uomo d’Acciaio di questa continuity la versione antecedente rispetto all’attuale: un Superman più vecchio e consapevole, marito e addirittura padre. Questo Superman (che padre ancora non era prima di Flashpoint) era stato messo da parte nel 2011, con il reboot editoriale de I Nuovi 52, sostituito da una sua versione più giovane e inesperta, senza legami sentimentali in origine, ma che poi ha iniziato a fare “coppia fissa” con Wonder Woman. Un Kal-El più pragmatico e meno idealista, a tratti persino cinico.
Inaspettatamente, l’anno scorso il Superman del passato è tornato in scena, dapprima in una delle tante miniserie satellite di Convergence (nella quale viene narrata la nascita di Jonathan Kent), poi in Superman: Lois and Clark, nella quale abbiamo visto i protagonisti muoversi nel nuovo mondo post-Flashpoint, in cui continuava a esserci il Superman de I Nuovi 52. Ciò ha creato una bizzarra situazione nella quale esistono due Uomini d’Acciaio sulla stessa Terra (così come due Lois Lane).
Ma cosa accadrà quindi al Superman “moderno”, una volta assodato che la sua versione più “stagionata” prenderà il suo posto? A oggi, non ci è dato saperlo, anche se lo sceneggiatore Peter J. Tomasi (autore dei testi del crossover Super-League e prossimo sceneggiatore di Superman), non ha escluso che questo possa morire, anche se poi Dan Jurgens, prossimo sceneggiatore di Action Comics, ha dichiarato che esisteranno contemporaneamente un Clark Kent e un Superman.
Il tempo ci darà tutte le risposte a queste domande. Non ci resta, quindi, che aspettare.
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Fonte: Newsarama
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