Many Heads One Tale non è un episodio particolarmente ricco di azione, ma riesce a tenere lo spettatore incollato allo schermo con una serie di rivelazioni e colpi di scena che definiscono in modo chiaro la direzione futura di Agents of SHIELD. Scoprendo la missione principale dell’Hydra, tutte le sottotrame viste nelle tre stagioni del telefilm si collegano in un quadro generale che si focalizza su una nuova potente minaccia che un giorno potrebbe tornare sulla Terra…

È del 1963. Ho un debole per quell’epoca d’oro.

Attenzione, Coulson: nel 1963 si stava vivendo la Silver Age del fumetto! Forse questo non era un riferimento voluto, ma è inevitabile pensare a quella suddivisione temporale se in un telefilm Marvel si sente il termine Golden Age.

I manganelli, è questa la tua strategia?

Pur mantenendo la sua forte identità, col tempo Agents of SHIELD sembra farsi meno remore nell’avvicinarsi al fumetto, sotto diversi aspetti. Ora Bobbi Morse, che ha pochi elementi della versione cartacea di Mimo, può vantare una versione evoluta dei suoi manganelli più vicina alle sue armi originali, qui sviluppati grazie alla tecnologia Stark.

Migliaia di anni fa un Inumano nacque su questo pianeta ed era destinato a comandarlo.

Così l’Hydra è collegata agli Inumani molto più di quanto si credesse: infatti non si limitavano a studiare l’individuo azzurro durante la Seconda Guerra Mondiale, ma lo scopo principale dell’organizzazione è tuttora la creazione di un esercito che possa servire un potente Inumano esiliato su un altro pianeta. Si tratta senza dubbio di una rivelazione sorprendente, forse il colpo di scena di questa terza stagione, visto che definisce il motivo per cui l’Hydra è stata fondata e la collega direttamente alla trama degli Inumani, due binari paralleli che invece scopriamo essere strettamente connessi.

Infatti, ciò che rimane dell’Hydra vuole ora diffondere il più possibile la nebbia terrigena, così da attivare il maggior numero di Inumani dormienti, in grado di servire questa potente creatura una volta che sarà tornata sulla Terra.

Ma chi è questo Inumano esiliato dalla Terra?

Da quanto ci è stato detto al momento si trova sul pianeta azzurro dove ha vissuto Simmons per mesi, per cui potrebbe essere la “minaccia” incombente che non si è ancora palesata. Nei fumetti c’è un Inumano chiamato l’Innominato che potrebbe trovare qui il suo corrispettivo, ma è ancora presto per approfondire questa eventualità.

L’alternativa è che Will sia l’Inumano, o meglio, una forma assunta da questo Inumano per avvicinarsi a Simmons e cercare di tornare sulla Terra grazie alle sue risorse; si tratta di un ipotesi più improbabile, dato che quando si è aperto il portale non ha scavalcato la scienziata utilizzando poteri particolari. Da ciò che sappiamo, appare più plausibile che Will sia veramente un’astronauta mandato dall’Hydra sul pianeta per mettersi in contatto con questo Inumano e tentare di riportarlo sulla Terra.

Will è quindi un membro dell’Hydra? In quel caso potrebbe nascere una dinamica tra lui e Jenna simile al rapporto Skye – Ward, quindi qualcosa di già visto. Forse lui era in buona fede e, come abbiamo scoperto in questo episodio relativamente a Rosalind, inconsapevole della collaborazione con l’Hydra.