Le serie TV fanno vendere più fumetti dei film: la testimonianza dei rivenditori americani sembra non lasciare dubbi. Da questo articolo di Newsarama possiamo cogliere inoltre il polso della situazione del mercato oltreoceano.

The Walking Dead vol. 1

The Walking Dead vol. 1

La maggior parte delle fumetterie statunitensi è d’accordo nell’affermare che gli adattamenti per la TV sono più efficaci di quelli cinematografici nell’attirare lettori verso il mondo dei balloon. Nello specifico si parla di clienti più affezionati e fedeli nel tempo. Tra gli show più incisivi si attesta senza rivali quello tratto dal capolavoro di Robert Kirkman e Charlie Adlard. Spiega Mike Wellman, proprietario di The Comic Bug in Manhattan Beach e Culver City, California:

Quando The Walking Dead torna in onda, da cinque anni a questa parte, regolarmente le vendite subiscono un’impennata.

Aggiunge Charlie Harris del Charlie’s Comic Books in Tucson, Arizona:

Tutte le volte che inizia una nuova stagione di The Walking Dead, mi capita di abbordare nuovi appassionati di fumetti e romanzi.

Ovviamente anche gli adattamenti del genere supereroistico fanno la loro parte anche se in modo meno clamoroso. Tra questi, The Flash a Gotham e, per par condicio, Daredevil. Rivela con soddisfazione Brett Park, proprietario del Salesfish Comics in Winston-Salem, North Carolina:

Arrow e Flash hanno portato nuovi avventori […] Daredevil ci fa vendere dai classici di Frank Miller oltre ai fumetti attuali. […] Quando qualcuno mi confessa che gli spillati sono meglio delle puntate in TV, mi sento realizzato.

The Flash #1Un alto show molto amato sul piccolo schermo è poi iZombie, trasposizione della testata Vertigo I Zombie (2010 – 2012) di Chris Roberson e Michael Allred. Le serie TV derivanti dalle collane DC Comics sembrano accendere più interesse e discussione di quelle Marvel. È sorprendente, secondo molti negozianti, la scarsa presa sui consumatori di una produzione ambiziosa come Agents of S.H.I.E.L.D. Dichiara Harris:

Gli albi sono più legati al programma televisivo che alla continuity del fumetto. Forse è questo il problema.

Dunque il dominio della Casa delle Idee in sala non sembra essere ripagato in fumetteria, mentre la Distinta Concorrenza offre maggior flessibilità e interazione. Fumetti che proseguono le trame conclusesi momentaneamente o definitivamente con l’ultima stagione TV, o che ne inseriscono di inedite tra una stagione e l’altra, hanno invece solitamente un ottimo successo (come Buffy). Non dimentichiamo inoltre che tutti i personaggi più importanti hanno l’effetto di spingere ad acquistare anche numeri datati delle collane a loro dedicate, trasformando spesso lo spettatore in collezionista.

Le cose possono ulteriormente migliorare? Sì, secondo gli addetti ai lavori, concordi ancora su un punto: inserire o aumentare la quantità di messaggi promozionali in film e telefilm, rispettivamente nell’intervallo e nelle pause pubblicitarie, facendo riferimento al materiale originale cartaceo a cui questi prodotti si ispirano. E con la giusta dose di pragmaticità, conclude Harris:

Come sostenitore della lettura mi piacerebbe che il consumo di fumetti e libri aumentasse senza bisogno di altri media, ma se il fascino delle pellicole in America è utile per attirare per nuovi lettori, allora ben venga.

 

 

Fonte: Newsarama