Mirko Oliveri nasce a Catania nel 1986, studia giurisprudenza e nel 2009 crea la piattaforma digitale Verticalismi.it, il primo laboratorio/magazine di fumetti online. Nel 2015 entra nel programma di accelerazione LUISS ENLABS e fonda la startup Verticomics. Il suo blog è mirkoliveri.com.

 

verticalismiCiao Mirko! Grazie per averci concesso quest’intervista.

Grazie a te e a BadComics.it!

La prima domanda è uno spazio tutto per te: presentati!

Sono Mirko Oliveri, sono il CEO di Verticomics e direttore di Verticalismi.it.

Prima di parlare dei progetti attuali, partiamo dalle origini, come ogni storia che si rispetti: Verticalismi. Come e quando è nato il progetto?

Nel 2009 a Reggio Calabria sono stato incaricato da un amico di curare un contest di fumetto relativo a una fiera cittadina che però non si è mai realizzata. Quel contest è stato il primo concorso per fumettisti di Verticalismi. Poi il concorso è scaduto e i fumetti continuavano ad arrivare, allora ho deciso di andare avanti.

Sei stato uno dei primi in Italia a investire nel fumetto digitale. Cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada ancora poco battuta? Quali sono le difficoltà che hai incontrato?

Mirko OliveriFare fumetto digitale è più economico in termini di materie prime, magazzini, spedizioni e tanto altro. Le difficoltà maggiori vengono proprio dal mondo dei fumetti, moltissimi lettori tradizionali mi dicono “io non rinuncerò mai alla carta, se non è stampato non è fumetto” io solitamente rispondo “ci leggono i tuoi figli”.

Quello che intendo dire è che quando si avvia una rivoluzione gli unici a lamentarsi sono coloro che si trovano abbastanza bene allo stato attuale delle cose. Secondo me contrastare la digitalizzazione dei fumetti come di qualsiasi altro contenuto è anacronistico. Quando il formato mp3 si è diffuso, moltissimi appassionati di musica dicevano “io non rinuncerò mai al vinile/cassetta/compact, se non ho un supporto non è musica”. Quindi cari appassionati della carta, fate bene a comprare albi stampati (lo faccio anch’io), ma mostrate un po’ di amore per l’arte sequenziale, un atteggiamento come questo è offensivo per tutto il linguaggio del Fumetto, un’opera intellettuale, in particolare un’opera d’arte gode di una bellezza intrinseca, concettuale ed estetica che travalica il supporto.

Per intenderci con un paragone cinematografico: 2001 Odissea nello spazio è un Capolavoro, lo è di per sé, non per la cellulosa impressa nella pellicola del film o peggio per l’edizione in DVD piuttosto che in Blu-ray. L’arte travalica il supporto, l’arte è Oltre.

È da poco partito il tuo nuovo progetto, VERTICOMICS. Ce ne puoi parlare? In cosa si differenzierà da Verticalismi?

Verticomics è disponibile su web e mobile app per tutti i sistemi operativi. L’offerta è più ricca sotto un profilo qualitativo rispetto al catalogo di Verticalismi, collabora con molte altre aziende e punta a diventare il punto di riferimento per operare nel web-fumetto e fumetto digitale in genere.

verticomics logo

È un momento di grande cambiamento per quanto riguarda la fruizione del fumetto, vista la crescente pervasività delle piattaforme online. Come credi che stia reagendo l’editoria italiana?

Abbastanza bene, tutte le principali case editrici hanno delle versioni digitali dei propri titoli. Tutti i fenomeni fumettistici italiani contemporanei vengono dal web. Io credo che in Italia il fumetto digitale sia molto sviluppato.

Che consiglio daresti a un autore emergente che stia iniziando a utilizzare le piattaforme digitali?

  • Cerca il meglio: verticalismi.it.

  • Lavora sodo e solo per te stesso.

  • Non lavorare con gli editori che non pagano.

  • Non collaborare con fumettisti scadenti.

  • Collabora con grandi professionisti.

  • Studia molto (non solo fumetto, studia la società, la cultura, il diritto, l’economia, devi capire la realtà per rappresentarla).

  • Non pagare la pubblicità, i tuoi contenuti devono essere la tua pubblicità.

  • Studia!