In America è uscito da un paio di mesi Lo Scultore, il nuovo fumetto di Scott McCloud che BAO Publishing porta sugli scaffali italiani proprio in questi giorni, accompagnato da un tour promozionale dell’autore. Bleeding Cool ha intervistato McCloud, per scoprire alcuni retroscena sul suo ultimo lavoro (sono presenti diverse rivelazioni sulla storia).

 

Scott McCloudCome ti è venuta l’idea di un uomo in grado di scolpire con le proprie mani ogni cosa che fosse in grado di immaginare? Perché non un pittore che potesse dare vita ai suoi disegni, o un intagliatore di legno che potesse intagliare da un solo ramo un’intera foresta? Perché è stato scelto uno scultore in crisi?

L’idea risale più o meno a quando ero al college, mi sembrava adatta a una storia che potesse essere molto visiva. Mi piace creare mondi che abbiano una reale presenza fisica, e non c’è nulla di più reale di creare qualcosa in tre dimensioni, perciò mi entusiasmava questo pensiero. Ma è accaduto molto tempo fa e la storia mi è rimasta in testa per decenni, finché non mi sono reso conto che era cresciuta, cambiando e diventando qualcosa di più maturo rispetto all’idea originale.

Che tipo di ricerche hai svolto sulla scultura? Ci hai aiutato a capire, reinventare e fare fumetti in passato; hai cercato l’equivalente nella scultura dei tuoi volumi, oppure hai soltanto visitato molti musei e corsi di scultura?

In ogni posto in cui vado, e viaggio tanto, visito sempre i musei e adoro la scultura. Ma la vicenda è incentrata più sul processo creativo, e ciò che spinge qualcuno a fare queste cose. Nel mio racconto un artista è terrorizzato dal pensiero di essere dimenticato, ed è il motore principale della storia. Non importa cosa tu sia, uno scrittore, un disegnatore o un musicista: desideriamo tutti essere ricordati e credo sia un sentimento universale.

David Smith ha avuto a disposizione 200 giorni da vivere dominando la scena artistica con le sue sculture, fino a quando il suo accordo scade e lui muore. Per curiosità, ti sono bastati 200 giorni per completare il fumetto, o sarà pubblicato postumo?

[Ride] È una domanda fantastica! Non mi sono bastati 200 giorni, sono occorsi circa 5 anni per scriverlo e disegnarlo, ma prima di cominciare era un’idea che girava per la mia mente già da un paio di decenni. Se avessi avuto a disposizione soltanto 200 giorni sarei impazzito definitivamente.

La storia d’amore tra David e Meg è così perfetta, ma anche così complicata a causa del patto con la Morte stipulato da David. Come se David non fosse già abbastanza in conflitto con sé stesso, perché hai deciso di torturarlo ulteriormente con una storia d’amore così complessa? Il dolore crea arte migliore?

L’amore è una dolce tortura, no? Quando mangio, mi piace avere tanti sapori in circolazione nella mia bocca, e volevo che la loro esperienza avesse molti tipi diversi di emozioni mescolate tra loro. In effetti, parte della storia è solamente parlare di cosa significhi essere vivi, e se volevo fare questo dovevo mostrare la gamma di esperienze che abbiamo nella vita. Tutto: gli alti, i bassi, il dolce e l’amaro, e penso che la loro relazioni rispecchi tutto ciò.

Lo ScultoreLo Scultore è lungo circa 500 pagine, ed è abbastanza grosso da colpire a morte un piccolo animale. Come lo trasformeresti da fumetto a un altro medium se ne avessi la possibilità? Forse una gigantesca scultura con ogni vignetta del fumetto attaccata sopra fino a raggiungere la cima? O scolpire una statua che racchiude tutto Lo Scultore sarebbe un’interpretazione troppo letterale? 

[Ride] Potrei provare! In effetti c’è il proprietario di un negozio che voleva ordinare abbastanza copie de Lo Scultore da poterne fare una statua, perciò non è la prima volta che mi viene proposta una cosa simile!

Cosa speri che i lettori ottengano da Lo Scultore? Carpe Diem, o qualcosa di più profondo?

Penso che ogni libro che valga la pena leggere debba trasmetterti in qualche modo l’amore per la vita. L’amore per l’essere vivi, anche se ci sono aspetti negativi. Ma soprattutto, volevo che i lettori avessero la sensazione di aver vissuto 500 pagine, invece di averle lette. Il mio primo compito però è creare un giratore di pagine, vorrei veramente creare qualcosa per cui ti siedi iniziando a leggere e sia veramente dura fermarsi. Ho parlato di recente con qualcuno che l’ha letto tutto in una volta sola, che è una cosa stupenda per me. Quella sorta di mano invisibile che ti spinge a girare la pagina il prima possibile, perché sei ormai prigioniero di quel mondo e vuoi continuare. Quello è il mio obiettivo principale.

Cosa c’è in programma dopo il tour promozionale de Lo Scultore? Oppure dopo tutti questi viaggi sarai troppo stanco per iniziare un nuovo progetto?

So già di cosa parlerà il mio prossimo fumetto, ma quello attuale deve prima lasciarmi andare! [Ride] Credo che Lo Scultore mi terrà impegnato per un po’, ma il mio volume successivo riguarderà la comunicazione visiva e l’educazione visiva, un tema a cui sono molto legato. Il pensiero torna ovviamente a volumi come Capire il Fumetto, ma mi spingerò oltre: si applicherà a cose diverse, un’educazione a come penso tratteremo le immagini come forma di comunicazione.

 

 

Fonte: Bleeding Cool