In conclusione della decima edizione di Mantova Comics & Games, abbiamo parlato con Fabio D’Auria, organizzatore dello spazio Artists’ Alley, per raccogliere un bilancio sull’andamento di questa iniziativa durante i tre giorni di fiera.

 

Fabio D'AuriaÈ il primo anno in cui riusciamo a fare una Artist Alley fatta in modo serio a Mantova Comics; principalmente per problemi di spazio, perché comunque il palazzetto ha dei limiti fisici.

Quest’anno sono riuscito a prendere in gestione la terrazza e ho contattato, tramite l’organizzazione, uno per uno tutti gli autori.
Il bilancio è in media positivo: gli autori sono contenti, i fan sono molto contenti, perché comunque abbiamo portato 20 disegnatori, tra autori ospiti e autori venuti appositamente per l’Artist Alley.

Poi chiaramente è da perfezionare: i faretti sono quelli del locale quindi non sono comodissimi per disegnare, però ha funzionato bene, gli autori hanno dato riscontro positivo.

Dopo che la fiera avrà fatto i conti su questa edizione, vedremo se per l’anno prossimo riusciremo ad allargarci o a fare qualcosa di diverso; anche fare una tensostruttura esterna, com’è stata fatta per i cosplayer, ha un costo, e per piazzare dei tavoli all’interno ci vuole anche l’approvazione dei vigili del fuoco, visto che devono esserci corridoi larghi una certa misura, un tot numero di persone massimo…

Se però ci confermassero per l’anno prossimo questo spazio per me sarebbe già comunque una vittoria, perché bisogna considerare che gli autori non portano soldi alla fiera; portano prestigio, i visitatori sono più felici e c’è un ritorno d’immagine perché comunque hai venti autori, però a un livello meramente economico la fiera non ha un guadagno diretto dagli autori che all’Artist Alley vendono i loro lavori originali.