Gotham Academy 1Gotham Academy, sin dalla sua comparsa sulle libreria U.S.A. si è presentato come un prodotto per tutte le età, con un occhio agli adolescenti e uno sguardo sufficientemente attento e adulto da attrarre anche il pubblico di vecchia data che segue le avventure dell’Uomo Pipistrello da una vita. Questo fumetto DC Comics piuttosto fuori dagli schemi è riuscito a piazzare il quarto numero della nuova serie tra i primi cento fumetti del 2014 secondo i fan di Comic Book Resources, che recentemente ha intervistato gli autori Becky Cloonan e Brenden Fletcher, assieme al disegnatore Karl Kerschl.

Sicuramente la serie ha un tono molto particolare, ma è difficile dire se lavorare a Gotham Academy sia poi così diverso rispetto al farlo sui fumetti che abbiamo scritto in passato. Ci sforziamo di non essere troppo didascalici, di non apparire moralisti, dato che il target è in gran parte molto giovane, e di scrivere storie che ci piacciano. Esiste un’atmosfera generale fortemente riconoscibile tratta dai personaggi della DC comics e codificata nei personaggi originali che abbiamo creato. Sul mantenimento di questo equilibrio particolare siamo sempre tutti e tre d’accordo. Collaboriamo come in un sistema che si autocorregge.

La serie riguarda una serie di ragazzi in età scolastica che ha a che fare con l’istituto più prestigioso di una delle città più assurde e imprevedibili del mondo: una scuola superiore in cui si alternano momenti molto leggeri, di comicità e vita quotidiana, a fasi narrative più concitate e persino oscure. Conciliare le classiche storie adolescenziali da liceo con un fantasma nell’ala nord o una caccia ai criminali è la sfida di Gotham Academy. Fletcher ha affermato a questo proposito:

Nella vita di ognuno di noi ci sono momenti più luminosi e altri più oscuri. Persino Bruce Wayne ogni tanto si gode una festa. Credo che sia prerogativa degli autori scegliere i momenti più rappresentativi di una storia o di una vita e raccontarli! Alcuni di quei momenti includono la spensieratezza!

Lo stesso spettro di emozioni lo troviamo nella storia del personaggio di Batman, ovviamente il principale temine di confronto con Academy. Le storie degli anni Sessanta sono molto diverse da quelle dei Settanta. E così la sua incarnazione animata lo è rispetto a quella cinematografica e fumettistica. Prendete la varietà tematica che il personaggio sa comunicare, applicatela alla volubilità degli adolescenti della nostra storia e avrete un’idea generale.

LGotham Academy 2e due protagoniste principali, affermano gli sceneggiatori, sono le Batman e Robin della serie. Olive e Maps sono una coppia narrativa perfetta. La prima più calma e posata, introversa, la seconda più giovane ed entusiasta. Luce e buio fianco a fianco. Olive come punto di vista della storia nel primo arco narrativo, Maps come perfetto contraltare, come afferma Kerschl:

La cosa interessante è che mai nessuna delle due prevarica l’altra nel ruolo. Non c’è una guida, non c’è una spalla. Maps è avventurosa, ma ha bisogno della direzione di Olive per riuscire. Olive tende a non fare nulla se non è sospinta da Maps. Hanno sempre bisogno l’una dell’altra.

Una delle ragioni del successo è l’utilizzo dei social media da parte degli autori di Gotham Academy che, non a caso, è una delle serie a fumetti che ha saputo creare più in fretta e con maggior successo una grossa fanbase attiva sul web e raccogliere un numero impressionante di contributi per quanto riguarda la fan art, disegni e addirittura storie realizzate dai lettori e da disegnatori amatoriali.

Cloonan: Adoro la fan art. Ne ho fatta un sacco quando ho iniziato e a dire il vero disegno ancora qualcosa per omaggio e divertimento. Vedere i ragazzi che si divertono con i personaggi che abbiamo creato è davvero una grande soddisfazione.

Fletcher: L’affetto dei fan è seriamente commovente. Ero a una fiera in novembre e un’intera famiglia, madre e due figlie, mi si è presentata vestita come i nostri tre personaggi principali. Non sapevo cosa dire e avevo il magone. Volevo solo abbracciarle tutte!

Kerschl: La cosa assurda è quanto sia successo tutto in fretta. Sono usciti solo tre numeri della serie. I nostri personaggi sono davvero entrati in sintonia con un certo tipo di pubblico e hanno convinto subito. Significa che siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così.

Gotham Academy 3In effetti Kerschl descrive la creazione dei personaggi come un processo di gruppo, a cui tutti e tre hanno partecipato in parti uguali. facendo grosse ricerche soprattutto sui particolari estetici, dalle divise degli studenti, per cui sono state valutate e prese a modello quelle di un sacco di scuole, sino alle acconciature. Per evitare che le divise rendessero tutti uguali i personaggi, ecco che si sono arricchite di particolari e che altezza e aspetto fisico dei protagonisti si sono differenziati molto. Questo ha contribuito allo stile visivo particolarmente vario della serie.

Gli intervistatori non si sono fatti scappare l’occasione di chiedere un’anticipazione sull’evidente elefante nell’aula magna: avremo modo di vedere una presenza corposa di Batman alla Gotham Academy?

Fletcher: Come abbiamo detto prima, Olive è il nostro Batman e vi è connessa in un sacco di modi. Non abbiamo specificato quali e questo rimane il principale mistero della serie, ancora da svelare. Ma abbiamo visto che reagisce in modo peculiare al bat-segnale ed è convinta di vedere Batman in giro. C’è una storia da raccontare qui, che ovviamente dovrà fare i conti con il Cavaliere Oscuro, in qualche modo, ma forse non lo farà nel modo che tutti si aspettano.

Cloonan: Vediamo in continuazione i suoi effetti su Gotham e sulla gente che ci vive. La sua presenza non sarà fisica, ma la sua ombra è sempre incombente su Gotham

 

Fonte: Comic Book Resources