Si è tenuta sabato 17 gennaio, in oltre un centinaio di fumetterie sparse per l’Italia, l’evento La Notte dei Ratti Viventi; per l’occasione i negozi che hanno accettato di fare un’apertura serale straordinaria hanno ricevuto una versione speciale di Rat-Man 106, con un albo allegato nel quale Leo Ortolani ha raccontato la sua visione dei non-morti e ha disegnato le versioni zombie di alcuni dei protagonisti di Rat-Man.
L’autore era presente al Panini Store di Bologna dove ha incontrato i lettori, disegnando e “zombizzando” le foto che alcuni di loro avevano portato da casa.

L’incontro si è concluso all’una di notte: dopo i primi 60 lettori che avevano diritto a un disegno, l’autore si è comunque fermato a fare autografi e dediche fino alla conclusione della fila, per soddisfare tutti i lettori che hanno pazientemente atteso di poter scambiare anche solo qualche parola con lui.
Durante il lungo incontro abbiamo avuto modo di chiacchierare con Ortolani, scoprendo anche qualche curiosità in anteprima sul futuro della ristampa in formato gigante.

Deboroh VS GokuCome si è conclusa la vicenda del Corriere della Sera?

Appena abbiamo scoperto dell’uscita del volume ci siamo telefonati a nastro tra i vari autori perché si parla di violazione di diritto d’autore, una cosa abbastanza grave, e ci chiedevamo come fare a non farla passare inosservata, anche perché tutti ci spingevano a intraprendere una causa legale… Sì, io una volta ho fatto causa per una cosa; ci ho impiegato anni e non ho ottenuto praticamente niente tranne i capelli grigi, per quello abbiamo lasciato perdere le vie legali.
Però è stata molto bella la partecipazione delle persone che ci hanno supportato in questo momento e che ha fatto capire al Corriere della Sera che ha fatto una… bischerata. Ad esempio, la mia pagina ufficiale di Facebook ha una copertura buona, intorno ai 20.000 contatti; stamattina era 1.400.000.
Questo secondo me la dice lunga non tanto che la gente sia litigiosa, ma che è proprio stanca di queste sciocchezze qua, perché ce ne sono continuamente; nel nostro piccolo tutti ne abbiamo subite e soffriamo continuamente, questa qua diciamo che a livello mediatico ha colpito la nostra categoria in un momento in cui era meglio non colpirla.
In sostanza, io ho ricevuto questa lettera dalla responsabile della RCS Libri, la quale alla fine ha lasciato cadere le braccia lungo il corpo e ha ammesso che è stato un errore, e già quello mi andava bene. Non mi andavano bene le scuse apparse sul Corriere, perché non erano scuse, lo so benissimo perché io con le parole ci lavoro, e capisco quando chiedi scusa e quando invece vuoi continuare a farti bello e in più non chiedi scusa. Alla fine mi ha telefonato il direttore del Corriere della Sera, che ha telefonato anche ad altri autori, e lì mi ha chiesto veramente scusa, ha detto “È stato un grave errore, mi dispiace molto e sono disposto a pagare le conseguenze anche a livello legale, nel caso tu voglia farci causa.”
E lì ho capito che si è trattato di un incidente di percorso -grave, per carità-, ma che lui si è ritrovato davanti perché un redattore ha raccolto le vignette, gli ha detto che andava tutto bene quando non era così, e lui si è trovato di fronte a questa marea di insulti. Diciamo che per me la cosa si chiude qua, non è che abbia intenzione di proseguirla, però mi fa piacere aver comunque messo le cose in chiaro, comunque senza cause o altro, perché alla fine tutti facciamo degli errori; questo è un errore più grosso perché è stato fatto da una figura interna a una casa editrice, e perde di credibilità la casa editrice stessa.

Dark MouseDopo una decina di numeri di Rat-Man Collection in cui hai suddiviso la storia dell’albo in due episodi, l’ultimo anno sei tornato a raccontare storie più lunghe. 
Ora The Walking Rat è di nuovo suddiviso in due episodi più brevi contenuti in un solo albo; come mai questa scelta? Forse c’è la possibilità con questo formato di proporlo all’estero come miniserie, essendo slegata dalla continuity di Rat-Man e potendo cavalcare la popolarità di The Walking Dead?

No, assolutamente. È perché assomiglia di più alle storie di Kirby, mi viene più facile scrivere così perché suddividi le cose in capitoli e quindi fai un po’ di ordine mentale, poi anche perché mi diverte mettermi alla prova e vedere se riesco a rimanere all’interno di certi limiti.

Questo anche nell’ottica della riproposta futura di queste storie su Rat-Man Gigante, che sarà così più agevole?

Sì, può darsi che effettivamente questo mi aiuterà quando arriverà il momento di pubblicare queste storie sul Gigante.
Addirittura sui prossimi Giganti ci saranno storie divise in due: si interromperanno in un numero e proseguiranno sul successivo. Per l’occasione ho disegnato delle parti inedite di raccordo, perché altrimenti la storia sarebbe rimasta tronca, con la scritta “Continua…” in fondo a una tavola qualsiasi; la trama invece richiedeva un congedo dal lettore per recuperarlo poi il mese successivo.

The Walking RatIn Rat-Man Gigante pensi di inserire tutte le storie comparse su Rat-Man Collection? Consideri il Gigante solo “la storia di Rat-Man”, quindi riproponendo le sue avventure da supereroe, oppure anche gli universi alternativi in cui interpreta un altro personaggio, come la trilogia di Magazzi o appunto The Walking Rat?

Sì, sì, comparirà tutto.

Quindi farai distinzione con le storie invece apparse su albi extra come Il Signore dei Ratti e gli Star Rats?

Sì, gli albi extra resteranno al di fuori. Probabilmente escluderò 299+1, visto che poi è diventato un albo extra.
Però includerò tutte le storie della Collection, anche perché a volte può essere interessante parlare di queste parentesi narrative.