Charlie Hebdo CorriereNell’ultima puntata del caso Corriere – Charlie Hebdo (o meglio Corriere – Fumettisti) vi abbiamo riportato alcuni stralci del resoconto di Roberto Recchioni, che qualche giorno fa si è recato alla sede del quotidiano per incontrare il direttore Ferruccio De Bortoli.

In quell’occasione il curatore delle testate di Dylan Dog aveva avanzato la proposta di far ritirare il volume di vignette pubblicate senza il consenso degli autori.

 

Personalmente, ho comunicato al direttore che a me farebbe piacere che questa edizione fosse bloccata e ritirata. Perché se prima poteva esserci la mancanza di consapevolezza, adesso c’è la certezza che alcuni autori presenti nel volume realizzato dal Corriere siano stati pubblicati contro la loro volontà. E questa volontà è stata espressa a chiare lettere.
De Bortoli si è dimostrato possibilista sulla questione, ma non mi ha dato alcuna certezza.

 

Ebbene, non sappiamo quanto la visita di Recchioni o (più probabilmente) la presunta causa intentata da alcuni autori ai danni del Corriere siano state incisive a tal proposito, ma in serata giunge dal blog di Francesco Settembre (proprietario della libreria del fumetto Antani Comics nonché socio fondatore dell’Associazione Fumetterie Italiana) la conferma dell’effettiva richiesta di ritiro del volume, notificata da RCS:

 

Gentile Libraio/Libraia

nei giorni scorsi Vi è stato consegnato il seguente titolo:

1708210 Je suis Charlie – AA.VV.- euro 4,90 (ean 9788817082105)
Il titolo in questione VA RITIRATO dalla vendita

Vi chiediamo quindi di inserire le copie ricevute e invendute alla prima resa utile.

Ci scusiamo per il disagio procurato e Vi ringraziamo fin d’ora per la collaborazione

RCS Commerciale Libri Trade

 

Ci allineamo al pensiero di Settembre che parla di “doveroso” atto finale per questa vicenda che definire spiacevole è un eufemismo. A questo proposito ci pare doveroso citare la seconda metà del post: un appello agli autori coinvolti a far valere i propri diritti:

 

Il sottoscritto, come molti altri librai a fumetti (Tau Beta, Comic House, Sturiellet, Golden Store Battipaglia, almeno di quelle che conosco), ha fatto la propria parte, non mettendo in vendita un prodotto che sarebbe andato subito esaurito, oltretutto evitando pure di specularci, visto che su noti siti di aste si trova già al doppio/triplo del prezzo di copertina.

Ora, la palla sta agli autori: la dignità di quanto fate per lavoro, è nelle vostre mani…
Speriamo, in futuro, che alcune battaglie, che sono state combattute dalle fumetterie, possano essere comuni: perché alcuni valori non si possono svendere… ma, almeno, lavorare tutti insieme, per poterli vendere, questi “giornaletti”, potrebbe essere cosa saggia e giusta…

 

 

Fonte: Antani