L’episodio The Writing on the Wall ha rivelato una volta per tutte cosa si cela dietro i simboli al centro di questa prima parte della seconda stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., lasciando presagire sviluppi e rivelazioni che avevamo già intuito…

È vecchio di migliaia di anni, prima ancora delle piramidi!

Non è ancora stato chiamato Kree nella serie, ma la creatura blu è identica al Kree visto ne I Guardiani della Galassia, e Chloe Bennet a una convention la scorsa primavera l’ha chiamato pubblicamente Kree. Sapevamo che era tenuto prigioniero dell’Hydra almeno dalla Seconda Guerra Mondiale, ma ora sappiamo che l’essere alieno è sulla Terra da millenni… esattamente come i Kree.
Nei fumetti i Kree sono arrivati sulla Terra agli albori dell’umanità, effettuando esperimenti sui primi esseri umani e creando così gli Inumani, persone che possono sbloccare abilità speciali e superpoteri se entrano in contatto con un cristallo Terrigeno.
Sappiamo che gli Inumani arriveranno presto nell’universo Marvel, i simboli che in questa seconda stagione compaiono ovunque sono quelli degli Inumani… a tutto ciò sommiamo quello che abbiamo visto in questo episodio e direi che ormai è chiaro cosa sta succedendo.
Coulson e gli altri individui ai quali è stata iniettata la formula GH-325 hanno nel loro sangue il frutto di esperimenti Kree e dovrebbero quindi essere diventati Inumani.
Però, nonostante a Skye sia stato iniettato lo stesso siero, lei non ha alcun impulso a disegnare/incidere simboli alieni, così come suo padre non si è trasformato in pietra una volta afferrato il misterioso Obelisco; il loro organismo reagisce diversamente a questi input extraterrestri, suggerendo che entrambi potrebbero proprio avere origini esterne al nostro pianeta.

È una città.

I simboli disegnati negli ultimi mesi da Coulson erano pezzi di un puzzle, il progetto di una città. Supponiamo si tratti di Attilan, la città degli Inumani che già dopo l’episodio precedente avevamo supposto sarebbe arrivata presto nella serie. Se avete le nostre ipotesi sapete quindi che il padre di Skye potrebbe essere un Inumano esiliato dal regno, e forse tutta la vicenda potrebbe diventare una ricerca della città dalla quale farsi accettare (o magari sferrarle un attacco).
Se poi pensiamo che in Avengers: Age of Ultron saranno introdotti come Inumani Quicksilver e Scarlet Witch, e che il film arriverà al cinema ad aprile 2015, il ritrovamento della città potrebbe creare un collegamento tra piccolo e grande schermo simile a quello già visto in Capitan America: Soldato d’Inverno.

Ci permettiamo anche di segnalare una sospetta iniziativa di marketing adottata dalla Marvel in questi giorni: la prossima settimana uscirà nelle fumetterie americane Inumani 8, e la casa editrice ha informato che spedirà ai negozi il doppio delle copie ordinate, senza alcun prezzo aggiuntivo.
Potrebbe essere un tentativo di far incrementare le vendite, sperando semplicemente che i lettori provino le copie aggiuntive che resteranno sugli scaffali.
Potrebbe essere la speranza di un’improvvisa curiosità (con quattro anni di anticipo?) per il film sugli Inumani annunciato qualche settimana fa?
O forse c’è qualche motivo per cui l’interesse attorno agli Inumani potrebbe crescere in modo esponenziale?
Che strana coincidenza, l’albo (la cui trama sarà incentrata su Freccia Nera e suo fratello Maximus) verrà messo in vendita proprio il giorno successivo alla trasmissione del prossimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D….