Per loro, gli Americani, è all’indomani del trionfo cinematografico di Guardians of the Galaxy, dominatore dei botteghini estivi. Per noi Italiani, invece, manca ancora un mese alla visione del film e la serie di Skottie Young dedicata al procione più iracondo del comicdom internazionale deve ancora arrivare sui nostri scaffali. Sappiamo però tutto del successo di Rocket Raccoon, sia sullo schermo che nella gabbia (non se la prenderà il peloso mammifero) delle tavole a fumetti. Proprio il disegnatore e autore delle sue storie ha commentato la sua presa nei confronti dei lettori e degli spettatori, in una lunga intervista per Comic Book Resources, che emenderemo dagli spoiler sulle vicende che ancora dobbiamo leggere.

Innanzitutto: perché la gente si è innamorata del Rocket in CGI con la voce di Bradley Cooper e perché Young lo considera, assieme al suo vecchio amico Groot, una delle chiavi del successo della pellicola? Proprio perché i due sono vecchi amici. Guardians of the Galaxy aggiunge, grazie a loro, un elemento da buddy story alla classica dinamica degli eroi riluttanti a collaborare, insieme per forza o a causa delle circostanze. A tutti piacciono i compagni di viaggio, gli amici inseparabili, le coppie improbabili che funzionano alla perfezione. E l’irascibile e terribilmente verboso Rocket è semplicemente perfetto, al fianco del silenzioso e apparentemente pacato Groot. L’abilità del regista James Gunn nel mettere in evidenza questa componente, li ha resi il vero fulcro del gruppo, aggiungendo elementi inediti, per esempio, alle dinamiche di interazione che abbiamo già visto in The Avengers. Good call, Skottie. Non vediamo l’ora di confermare o smentire questa tua teoria.

Parlando, invece della serie a fumetti, Young si è detto stupito e onorato del successo di Rocket Raccoon #1, aggiungendo di essere soprattutto felice del fatto che i pre-order e gli ordini provenissero in gran parte da servizi di consegna diretta al lettore come Loot Crate, che assicurano l’arrivo dell’albo nelle case dei fan. Non si è trattato, insomma, solo di ordinativi provenienti dai rivenditori che certo fanno piacere, ma non assicurano che le storie vengano poi effettivamente acquistate e lette. Il primo numero di Rocket ha incuriosito soprattutto il pubblico, che si è precipitato ad assicurarselo. Un motivo d’orgoglio per Young, che spera di poter contribuire a portare sempre più appassionati nelle librerie.

Magari svelando qualche mistero sulla storia di Rocket Raccoon, nel corso della serie. Per esempio: chi è la figura ammantata che gli sta alle calcagna sin dal primo numero? Sembra essere altrettanto pelosa e della stessa taglia. Davvero il Guardiano spaziale è l’ultimo della propria razza come ha sempre sostenuto di essere? Noi di Badcomics.it non vediamo l’ora di scoprirlo.

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Fonte: Comic Book Resources