Quanti fumetti (e film, e romanzi) parlano di killer professionisti? Duri davvero, soli contro il mondo, spesso protagonisti di storie che mettono in luce il loro lato umano, che grattano sotto la scorza del criminale per rivelare l’amante, il padre, la persona dotata di un proprio, discutibile codice morale e di un ancor più opinabile senso della giustizia. Ma quando mai ci è stata raccontata la storia di come sono diventati quel che sono, di cosa li ha portati a scegliere una professione del genere? Non preoccupatevi, perché ora ci pensano Jason Aaron e Ron Garney, con il loro prossimo progetto targato Icon!

Si intitola Men of Wrath, il fumetto che il celebrato autore di Scalped e una delle più importanti matite del fumetto USA sin dagli anni novanta stanno confezionando. La coppia creativa è ormai rodatissima, dopo le storie prodotte assieme per Ultimate Capitan America, Wolverine e Thor. Men of Wrath è stato pensato da Aaron appositamente per Ron Garney, uno dei cartoonist più potenti ed epici nel tratto che gli ultimi vent’anni abbiano prodotto, il quale, per la prima volta dopo una carriera consacrata ai supereroi, si confronta con una storia noir dura e pura, ricca di toni che Aaron definisce dark (e che ci godiamo nella piccola preview in gallery). Una sfida che Garney ha accettato con piacere e grande soddisfazione, non solo dal punto di vista artistico, ma anche per il piacere di possedere i diritti su un personaggio, altra esperienza nuova per lui.

Parlando della storia, il protagonista è Ira Rath. Senza mezzi termini, uno dei cattivi. Ha passato la vita a uccidere persone per soldi e vivere da solo in una casa vuota. Non uccide per soldi, per pura avidità; c’è qualcos’altro in ballo che non sappiamo. Ora sente che la sua vita sta per giungere al termine e qualcosa lo spinge a considerare la sua esistenza in relazione alla sua famiglia. La violenza che lo ha posseduto da sempre si trasmetterà anche alle prossime generazioni? E come l’ha ereditata? Senza svelare troppo, Men of Wrath diventa ben presto una storia familiare, un’inchiesta sulla violenza di un uomo e sulla sua natura ciclica. Può la spirale di morte essere interrotta? E da dove prende la propria origine?

Non è un caso che Ira Rath sia un uomo anziano, proprio come il protagonista di Southern Bastards, l’altra serie indipendente di Jason Aaron. L’autore dice di avere una passione per i film anni ’70, in cui c’erano tante storie d’azione con un protagonista non più nel fiore degli anni, cosa che oggi non è più frequente. Inoltre la fascinazione per i film western, in particolare quelli di Sergio Leone e Clint Eastwood, è stata decisiva per molti suoi fumetti. Eastwood, in svariati suoi film, secondo Aaron, recita sempre lo stesso personaggio degli spaghetti western e della propria produzione registica precedente. I suoi film di genere hanno un filo conduttore che porta dritto a Gli Spietati, che diviene la summa di una strana e particolare saga della carriera narrativa di un attore/autore, con quello sguardo al passato che Men of Wrath vorrebbe riprodurre.

Niente elementi fantastici nella trama, ma una crime story bella e buona. Una manna dal cielo, dice Garney, dopo una carriera intera di vignette e tavole in cui i supereroi affrontano dieci o venti cattivi per volta. L’occasione di disegnare qualcosa di nuovo, di indagare atmosfere visive più intimiste e personali, una valvola di sfogo dal tratto e dallo stile pop del supereroismo. Un’occasione che Garney desiderava dai tempi della lettura di Road to Perdition, il fumetto di Max Allan Collins che ispirò il film di Sam Mendes con Tom Hanks, Era mio Padre. Inoltre la storia si dipanerà attraverso diversi decenni, in una lunga saga familiare, dagli anni ’30 fino ai giorni nostri, il che ha permesso al disegnatore di cimentarsi con ambientazioni molto diverse tra loro.

Miniserie di cinque numeri, Men of Wrath arriva ad ottobre per Icon, l’etichetta creator-owned della Marvel Comics.

Fonte: Comic Book Resources