Il principale esperto di radiazionigamma della storia dei comics ha trovato una sorta di equilibrio, nell’ultimo anno. Ammesso che si possa definire equilibrata la condotta di vita di uno stimato fisico che si trasforma in un gigante rabbioso. Bruce Banner è tornato a fare lo scienziato sotto la tutela dello S.H.I.E.L.D. che, in cambio, può accedere ai servigi di Hulk, quando necessario. Ma aprile è il mese del cambiamento e dei nuovi inizi. Ecco perché Mark Waid e Mark Bagley hanno tutte le intenzioni di stravolgere lo stato attuale delle cose proprio con l’arrivo della primavera.

Innanzitutto sarà l’ego di Banner ad essere messo alla prova: il suo ritorno alla scienza è davvero un atto filantropico, un contributo al progresso, oppure un modo di provare qualcosa a se stesso e al mondo? Ecco la domanda principale a cui si inizierà a dare risposta su Hulk #1, primo numero della nuova serie che seguirà il volume conclusivo di Indestructible Hulk, storyarc attualmente in corso. Ci saranno inoltre da affrontare le conseguenze di Inhumanity e tutti i problemi che vari eroi Marvel fronteggeranno a causa dei dubbi di Karnak, dei guai con la famiglia reale di Attilan e dell’uso ancora da scoprire delle nebbie terrigene.

I due Mark, Waid e Bagley, formano una coppia solidissima per il gigante di giada. Entrambi si dicono entusiasti della possibilità di collaborare e promettono scelte shoccanti sin dal primo numero della loro gestione. Promettono anche più azione rispetto al recente passato e un mistero che sarà svelato di episodio in episodio lungo tutta la prima parte della loro gestione. Un Banner in progressivo isolamento, il cui matrimonio con gli agent supersegreti della Marvel inizia a mostrare alcune crepe.

Mark Bagley si dice felice di poter lavorare su Hulk, in particolare. Un sacco di marchingegni scientifici da creare e con cui divertirsi, e un personaggio il cui volto non è coperto da una maschera: l’occasione, anche per una matita storica come Bagley per migliorarsi sempre di più sulle espressioni dei volti. Parola dello stesso Mark.

Fonte: Comic Book Resources