Alcuni giorni fa Mark Waid ha scritto sul suo blog thrillbent.com una lettera aperta a tutti i freelancer esordienti o alle loro prime esperienze nel mondo del fumetto. Non si tratta solo di una serie di consigli strettamente inerenti al settore fumettistico e ai trucchi del mestiere, come pur sarebbe lecito aspettarsi dal premiato autore di Devil e di molte altre produzioni di successo, ma di una piccola dissertazione che spazia a tutto campo e che esplora con sapienza i rischi, le ricompense e gli svantaggi che attendono chi aspira a fare strada nel settore e la mentalità giusta da tenere di fronte alle difficoltà e agli impegni, applicabile a situazioni ben più universali del semplice settore fumettistico. La lettera ha ricevuto l’encomio e l’apprezzamento non solo degli abituali lettori del blog di Waid, ma anche di vari siti specializzati che l’hanno segnalata e/o riproposta. Ne riportiamo alcuni stralci salienti.

Ci sono molti buoni motivi per lavorare su commissione. È un ottimo modo per costruirsi una reputazione. Probabilmente non è saggio dedicargli il 100% del tuo tempo, ma solo tu puoi sapere quali sono le tue priorità e le tue mire, e nessun altro ha il diritto di giudicarle. Certo, ogni lavoro ha i suoi lati negativi, e dei momenti in cui è meglio dimostrarsi flessibili anziché categorici. Capisco benissimo cosa significa accettare un lavoro che non ti piace, o lavorare con gente che non ti piace pur di pagare l’affitto. E all’inizio ci sono state cose che ho sopportato e che ora rimpiango, e opportunità che ho perduto perché mi sono tirato indietro; ancora oggi ci sono cose che faccio per amor di pace, anche se non sono ciò che più mi conviene fare. La soglia di ognuno di noi è diversa, e a volte capita di consentire a qualcun altro di approfittarsi di te perché la dispensa è vuota, o perché hai a che fare con un amico che finirà nei guai se non rispetta le scadenza. Questo lo capisco. Le circostanze sono quello che sono. Ma se decidi di non ascoltare una parola in più di quello che dico (e io sono uno che parla molto), ricorda almeno questo: l’unico che avrà cura del tuo futuro sei tu.

Sii un professionista. Sforzati di risolvere i problemi. Sii disposto a trovare un compromesso di fronte a un’argomentazione valida. Accetta di perdere qualche volta, perché imparerai più cose di quanto non faresti vincendo sempre. In fin dei conti, se un cliente ti paga per i tuoi servigi, ha tutto il diritto di stabilire i suoi parametri, proprio come tu hai diritto alla tua integrità. Ma quando la gente invidiosa di come guadagni da vivere tenta di spacciarti quel vecchio luogo comune secondo cui ogni sottoposto deve inghiottire qualche rospo di tanto in tanto, ricorda loro che tu non sei un sottoposto. Sei un libero professionista. Non ti vengono riconosciuti contributi sanitari, giorni di malattia, pensione, ferie o qualsiasi altro beneficio che viene riconosciuto ai sottoposti tradizionali. I tuoi clienti non hanno la minima giustificazione etica o morale per mentirti, denigrarti, imbrogliarti o esigere più di quanto ti pagano, di rimangiarsi le promesse, di trattarti in modo scorretto o di sfruttare il tuo bisogno di portare del cibo in tavola. Quelli buoni non lo faranno mai. E di quelli cattivi non devi mai fidarti.

Non farti spaventare da nessuno. E non farti mai maltrattare da nessuno. Ci sarà chi pensa di poterlo fare, ma sei tu a insegnare alla gente come deve trattarti. Puoi essere sicuro di te e dimostrare integrità senza essere polemico. E per l’amor di Dio, non avere paura di esplorare nuove strade al punto di accettare incarichi che ti fanno rabbrividire; nessuna buona decisione è mai stata presa sull’onda della paura. Puoi sempre andartene da una gabbia di matti, se la determinazione  e il talento non ti mancano. Ci sono ancora molti posti nel campo del fumetto dove è possibile lavorare su commissione senza essere maltrattati, e ci sono molti modi per autopubblicarsi e costruirsi un pubblico pagante fedele attraverso la rete. Sarà un lavoro duro, ma sarà un lavoro migliore, e sarà per il tuo lavoro che sarai ricordato.

Potete trovare il testo integrale della lettera di Waid a questo link.

 

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