Nuovi particolari su Project Black Sky, la serie di storie che sta pian piano costruendo il nuovo universo supereroistico del fumetto americano. Ne parlano Jim Gibbons e Patrick Torphe, le due menti che stanno dietro al progetto e che tirano le fila di questa interessante operazione di recupero di personaggi dalle grandi potenzialità, in chiave “moderna ma non troppo”.

Captain Midnight, storico personaggio degli anni trenta, rinverdito per l’occasione; Brain Boy, supereroe psionico della Dell Comics degli anni Sessanta; X e Ghost, brand Dark Horse lanciati negli anni Novanta con discreto successo e poi naufragati. Sono loro i primi protagonisti di questo rilancio dai connotati particolari: storie nuove, ambientazioni moderne, estetica vintage, omaggio alla golden age del fumetto e alle vesti grafiche dell’epoca d’oro.

L’operazione, ci raccontano i due sceneggiatori, non sarà invasiva: l’universo in costruzione avrà una continuity incrociata tra le singole testate, ma nulla di troppo strutturato. Le storie dei singoli personaggi rimarranno indipendenti. Il paragone di Gibbons è quello con l’universo Marvel degli esordi, in cui non c’era bisogno di leggere tutte le testate in uscita per godersi un’avventura dei Fantastici Quattro. I personaggi si muoveranno in un mondo condiviso, ma ognuno avrà linee narrative individuali e coerenti, senza dipendere, in questa prima fase, da quelle altrui.

Una novità non da poco ped Dark Horse. La casa editrice di Portland non ha mai seriamente investito sul genere supereroistico, preferendo stili narrativi più spiccatamente adulti. Con l’operazione Project Black Sky, il tentativo è di coniugare l’anima pop degli eroi a fumetti con un alto livello artistico, come evidente sin dalle curatissime copertine delle serie finora coinvolte. Un’operazione culturale di recupero e reinvenzione davvero ambiziosa, che non mancherà di far parlare di sè e colpire l’occhio degli appassionati più esigenti.

 

Fonte: Comic Book Resource