Attenzione: Spoiler sull’universo DC!

 Uno dei titoli da tenere d’occhio nell’attuale parco di testate DC è sicuramente Wonder Woman”. Sia il personaggio che la testata sono stati sottoposti nel 2011 a un restyling curato da Brian Azzarello e Cliff Chiang, che hanno sovvertito molte delle aspettative legate al personaggio fino ad allora e condotto la storia e i protagonisti su binari inconsueti e inaspettati, ma di crescente gradimento ai lettori.

È nell’ottica di questa nuova incarnazione del personaggio che va a inserirsi, ultimo in una lunga serie di colpi di scena, il dramma che conclude le pagine del numero 23.2 della serie. In un crescendo tumultuosa di eventi, il Firstborn/Primogenito, uno dei villain ricorrenti della serie, ha alla sua mercé War/Guerra, la divinità del conflitto in persona. La legge degli dèi vuole che chi uccide una divinità ne erediti il ruolo e i poteri. Intervenuta all’ultimo momento nello scontro, Wonder Woman non ha altra scelta per impedire che i poteri di Guerra cadano in mani peggiori che mai, e così… è lei a uccidere War e a diventare la nuova dea della guerra.

Un colpo di scena temerario e inaspettato che non mancherà di far discutere lettori e appassionati, non solo per l’atto in sé (è quanto mai raro che la figura dell’eroina reclami una vita), ma anche per le conseguenze che ne scaturiranno: gli obblighi come divinità della guerra condurranno Wonder Woman in un territorio inesplorato, e spesso la costringeranno a prendere scelte e affrontare situazioni diametralmente opposte al suo sistema di convinzioni tradizionali.

Spiega Azzarello: “La domanda su cui è incentrato questo arco narrativo della storia è: dovresti cedere agli istinti più bassi o tentare di essere qualcosa di migliore? Ma se tentando di essere qualcosa di migliore finisci per non essere più te stesso? Forse non sei tenuto a diventare qualcosa di migliore. Forse devi accettare anche la parte più oscura di te.” E in Wonder Woman quella parte è costituita dalla dea guerriera racchiusa in lei? “A questo ancora non voglio rispondere. Lo scopriremo assieme!”.

Potete leggere l’intervista originale e completa a Brian Azzarello a questo link.

 

 

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